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Uragano Medicane a Catania, la Sicilia si prepara al ciclone: le previsioni meteo sul maltempo

Pubblicato: 28/10/2021 10:29

Il ciclone che ha colpito la Sicilia nelle scorse ore, in particolare la provincia di Catania causando dispersi, morti e gravi danni, dopo una prima fase di attenuazione torna a destare preoccupazione. Secondo le previsioni degli esperti, infatti, tra oggi e domani si assisterà alla potenziale trasformazione di questo violento fenomeno in qualcosa di più intenso e aggressivo chiamato “Medicane”, un uragano mediterraneo. Una situazione che diventerebbe sempre più frequente e persistente, resa possibile dal contesto di cambiamenti climatici che grava sul pianeta come una bomba a orologeria.

Maltempo in Sicilia, il ciclone potrebbe trasformarsi in uragano “Medicane”

Le previsioni meteo per le prossime ore in Sicilia alzano nuovamente l’allerta. Fabrizio Curcio, capo Dipartimento della Protezione civile, ha parlato di un atteso “sensibile peggioramento” dopo il ciclone che ha colpito la regione e, in particolare, il Catanese a partire dalla giornata de 25 ottobre scorso, provocando dispersi, morti e gravissimi danni.

Un fenomeno che ora tornerebbe a far paura perché potenzialmente capace di tradursi in quello che viene chiamato “Medicane”, dall’inglese “Mediterranean hurricane, un uragano mediterraneo con venti di burrasca a oltre 100 km/h, mareggiate e piogge torrenziali che, stando allo scenario previsto, si estenderanno anche alla Calabria meridionale con un picco previsto per la giornata di domani proprio nella provincia di Catania.

La possibilità che il ciclone mediterraneo possa assumere le caratteristiche di un ‘Medicane’ in effetti c’è, ma non è neanche un evento eccezionale, nel senso che negli ultimi anni in più occasioni abbiamo visto, soprattutto nella prima parte dell’autunno, alcune intense perturbazioni trasformarsi in ‘Medicane’, MEDiterranean HurriCANE“. Lo ha dichiarato Andrea Giuliacci, di Meteo.it, ai microfoni di Adnkronos, parlando dell’attuale scenario al Sud Italia.

Guarda il video:

Uragano Medicane: l’impatto dei cambiamenti climatici secondo gli esperti

I cambiamenti climatici e il riscaldamento globale sono al centro del tema sull’aumento di frequenza e intensità di fenomeni come quello che interessa la Sicilia. Bernardo Gozzini, direttore del Cnr-Lamma (Laboratorio di monitoraggio e modellistica ambientale), riporta Askanews, ha spiegato cosa sta succedendo e ha sottolineato uno dei punti chiave per intervenire con la massima urgenza: “Prevenire è difficile. Ma intanto bisognerebbe che a livello mondiale si mettessero tutti d’accordo e partecipassero tutti alla Cop26 di Glasgow (conferenza Onu sui cambiamenti climatici 2021, ndr). Se tutti partecipassero e iniziassero a porsi davvero il problema del cambiamento climatico sarebbe già un passo avanti. Perché è un tema locale e globale, riguarda tutti da vicino e lontano“.

Antonio Navarra, presidente del centro Euro-mediterraneo dei cambiamenti climatici (Cmcc) e professore di meteorologia e oceanografia all’Università di Bologna, al Corriere della Sera ha dichiarato che “La Sicilia mostra già segni evidenti di una realtà significativamente mutata“, nel tessuto di un effetto sempre più incisivo del cambiamento climatico: “Tutta l’area è già un hot spot, una macchia calda della geografia. Ora stiamo cercando di capire se con il cambiamento climatico questi fenomeni diventeranno ancora più intensi, se cambierà il loro carattere diventando più frequenti. Non disponiamo ancora di risultati definitivi ma siamo impegnati a decifrare gli elementi più critici (…). I cambiamenti climatici – ha aggiunto Navarra – sono già visibili e misurabili con effetti moltiplicatori sociali nei territori colpiti. E la Sicilia è al centro di questi mutamenti“.