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Untore Hiv di Ancona, la condanna per Claudio Pinti diventa definitiva: la decisione della Cassazione

Pubblicato: 16/12/2021 09:49

Condanna definitiva per Claudio Pinti, 38enne di Montecarotto (Ancona) accusato di aver trasmesso il virus dell’Hiv consapevolmente alla compagna, poi deceduta nel 2017, e all’ex fidanzata. La Cassazione avrebbe confermato l’esito del primo e secondo grado di giudizio a carico dell’uomo, respingendo il ricorso della difesa.

Untore Hiv di Ancona, la condanna per Claudio Pinti confermata in Cassazione

La Corte di Cassazione avrebbe confermato la condanna a 16 anni e 8 mesi inflitta in primo e secondo grado a Claudio Pinti, il 38enne della provincia di Ancona finito a processo per avere trasmesso l’Hiv consapevolmente alla compagna, poi deceduta, e di avere successivamente contagiato anche la ex fidanzata.

I giudici, secondo quanto riportato dall’Ansa, avrebbero respinto il ricorso presentato dalla difesa dell’imputato, detenuto nel carcere di Montacuto e assistito dall’avvocato Massimo Rao Camemi. La sentenza emessa a carico di Pinti sarebbe diventata quindi definitiva.

Untore Hiv di Ancona condannato in via definitiva: dalla denuncia all’arresto

Claudio Pinti, passato alle cronache come “l’untore di Ancona“, era finito a processo per omicidio volontario e lesioni personali gravissime. Una breve camera di consiglio, riporta Il Resto del Carlino, avrebbe preceduto la decisione in Cassazione e la lettura del dispositivo.

I giudici, riferisce ancora l’Ansa, a margine dell’udienza del settembre scorso si sarebbero presi 3 mesi di tempo per valutare una situazione che sarebbe apparsa complessa. Denunciato dall’ex fidanzata, l’uomo era stato arrestato il 12 giugno 2018 dalla Squadra Mobile di Ancona per lesioni personali gravissime, dopo essere stato denunciato dalla ex fidanzata. ma è stato poi condannato anche per omicidio volontario per la morte della compagna. Nel 2019 era arrivato il verdetto in appello, ora confermato in via definitiva dalla Suprema Corte. La decisione sarebbe arrivata nel primo pomeriggio di ieri. Il caso di Pinti era finito anche al centro di una inchiesta della trasmissione Le Iene.