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Scuola, si torna in classe tra nuove regole e incognite: il Governo tira dritto, ma è bufera sullo spettro Dad

Pubblicato: 10/01/2022 11:03

La scuola riapre in un clima che si divide tra nuove regole e incognite nello scenario della gestione dell’emergenza Covid. La nuova ondata di contagi e la variante Omicron hanno infiammato il dibattito sui rischi di una riapertura in presenza dopo le vacanze natalizie, ma il Governo tira dritto. Le regioni si muovono intanto in ordine sparso, con Campania e Sicilia che prendono tempo rinviando il ritorno tra i banchi. E, da più parti, si parla ancora di ipotesi Dad.

Scuola, si torna in classe da oggi 10 gennaio

Oggi prima campanella del post vacanze natalizie per migliaia di studenti in Italia, con un rientro in classe caratterizzato da nuove regole e dal peso di alcune incognite sollevate anche dai presidi. Tra gli interrogativi di fondo, quello che riguarda le tempistiche del ritorno tra i banchi nonostante l’aumento dei contagi. Il Governo tira dritto, ma resta lo spettro didattica a distanza (Dad) e le regioni si muovono in ordine sparso per far fronte al mantenimento di equilibrio tra normalità e emergenza ormai fin troppo precario.

Sul tavolo delle amministrazioni locali non mancano domande e preoccupazioni, soprattutto dopo che lo stesso ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha anticipato l’ipotesi di numerose assenze tra il personale docente. L’esecutivo, comunque, non arretra di un millimetro: “La scuola è pronta: abbiamo approvato, all’unanimità, regole chiare precise e puntuali anche per quelle situazioni che richiedono la didattica a distanza ma il principio base è che si torna in classe“, ha spiegato il titolare del dicastero di viale Trastevere a ridosso del riavvio delle lezioni.

La didattica a distanza non si allontana, dunque, dal groviglio del dibattito e, riporta Ansa, per molti studenti potrebbe presto tradursi in realtà. Dai presidi era arrivato l’allarme sul rischio di una “falsa partenza”, mentre Campania e Sicilia hanno scelto di rinviare il rientro in classe. Nella prima, il governatore Vincenzo De Luca ha disposto lo stop alle lezioni in presenza per infanzia, primaria e media fino al 29 gennaio prossimo (una scelta “sbagliata e illegittima” ha dichiarato Bianchi sottolineando l’avvio del percorso “impugnare questa norma”), nella seconda si è fissato il ritorno al 13 gennaio.

Scuola e quarantena: come cambiano le regole sulla Dad

Le classi riaprono i battenti nel segno di nuove regole soprattutto in materia di quarantena e Dad, come da provvedimenti introdotti con l’ultimo decreto. Alla scuola materna, in caso di un positivo in classe, scatta la sospensione delle attività per 10 giorni mentre, nella stessa situazione, alle elementari scatta la sorveglianza (che prevede un tampone al 1° e al 5° giorno dalla individuazione del caso) e con due positivi si va in Dad per 10 giorni.

Cambia anche per medie e superiori per cui, con un solo caso di positività, si continua in presenza con autosorveglianza e obbligo di mascherine FFp2. Con 2 casi nella classe, chi è vaccinato con booster o guarito da meno di 4 mesi resta in presenza, Dad per i non vaccinati e i vaccinati o guariti da oltre di 120 giorni. In caso di 3 positivi, didattica a distanza per l’intera classe (massimo per 10 giorni).