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Le prime parole di Sergio Mattarella da Presidente della Repubblica rieletto: “È senso di responsabilità”

Pubblicato: 29/01/2022 21:48

Sono arrivate le prime parole di Sergio Mattarella come Presidente della Repubblica rieletto durante l’ottava votazione di questo sabato 29 gennaio. Il Capo di Stato, che resta così in carica, ha ripreso le stesse formule usate già durante l’inizio del suo prima settenato.

Mattarella bis, le prime parole del vecchio/nuovo Presidente

Circa un’ora dopo la proclamazione in Aula del Presidente della Camera Roberto Fico, il secondo Presidente più votato di sempre si è presentato nella sala del Quirinale per offrire le prime parole. Molto attese, considerando che più volte nel corso degli ultimi mesi aveva dichiarato che non era opportuna una sua rielezione. L’impasse politica, tuttavia, ha portato a decisioni diverse e anche lui ha sentito di non potersi sottrarre alla responsabilità cui è stato chiamato.

Mattarella, eletto con 759 voti all’ottavo scrutinio, ha esordito così: “Ringrazio i Presidenti della Camera e del Senato per la loro comunicazione. Desidero ringraziare i parlamentari e i delegati delle Regioni per la fiducia espressa nei miei confronti“. Poi, prosegue: “I giorni difficili trascorsi per l’elezione alla presidenza, nel corso della grave emergenza che stiamo tutt’ora attraversando sul versante sanitario, economico e sociale, richiamano al senso di responsabilità e al rispetto delle decisioni del Parlamento“. Una responsabilità che vale per tutti i cittadini, lui compreso: “Queste condizioni impongono di non sottrarsi ai doveri cui si è chiamati. E devono prevalere su altre considerazioni e su prospettive personali differenti, con l’impegno di interpretare le attese e le speranze dei nostri concittadini“. Queste ultime parole richiamano proprio quelle usate nel 2015, quando aveva indirizzato le “attese, le difficoltà e le speranze degli italiani“.

Il Mattarella bis voluto da Lega, PD, Italia Viva, Forza Italia e M5S

La situazione Quirinale si è sbloccata in mattinata: fino a ieri sera Salvini e Conte avevano annunciato la volontà di puntare su un candidato donna. Elisabetta Belloni, si pensava, ma le resistenze di Matteo Renzi e Forza Italia hanno fatto naufragare nottetempo la possibilità. Da qui, la resa della politica, incapace di trovare un punto di incontro e costretta a tornare da Mattarella per porre fine all’impasse politica e tornare così al lavoro con lo stesso esecutivo e la stessa massima carica. Lo status quo accontenta quasi tutti: sconfitti Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni, che con la sua rielezione vedono sfumare la possibilità di tornare alle urne subito, a questo punto rimandate alla fine della legislatura nel 2023.