Dopo aver gareggiato con i big nelle ultime tre edizioni, Irama è tornato sul palco dell’Ariston per la 72esima edizione del Festival di Sanremo. Ad attirare l’attenzione però non è stato solo il suo brano, Ovunque sarai, ma anche la sua passione per i tatuaggi e, in particolare, per quelli a tema egizi. Ecco dunque quanti tattoo ha l’artista e qual è il loro significato per lui.
Il significato dei tatuaggi di Irama: dal serpente al faraone egizio
Anche quest’anno Irama è tornato al Festival di Sanremo, proponendo il brano Ovunque sarai ma l’attenzione del pubblico questa volta è stata tanta anche per i tatuaggi che l’artista sfoggia, così come per Emma Marrone, anche lei amante di questa forma d’arte. Per il cantante sono una vera passione e ne ha di diversi e molto particolari, dai serpenti ad un giglio fiorentino fino ad alcuni simboli egizi (cultura di cui sembra davvero appassionato).
Il cantante, nel serpente che ha sull’avambraccio destro, ha infatti inserito anche l’occhio di Ra, considerato simbolo di protezione, mentre sulle dita della mano sinistra ha invece due serpenti con due anelli Shen, questo legato alla difesa dalle forze negative. Il geroglifico è considerato infatti un amuleto, rappresenta una corda intrecciata che rimanda al concetto dell’eternità. In generale il serpente, invece, comunica forza e capacità di adattamento, ovviamente legato alla capacità dell’animale di cambiare pelle.
L’amore per l’Egitto e l’omaggio alla sue origini toscane
Sul ginocchio, invece, Irama si è tatuato la maschera di Tutankhamon, anche se in questo caso non è stata data una spiegazione specifica. Probabilmente l’intento dell’artista era quella di omaggiare la cultura dalla quale sembra conquistato (e probabilmente rimanere anche in linea con il resto dei disegni scelti per il proprio corpo).
Il cantante ha anche un giglio fiorentino tatuato sull’avambraccio destro ma, anche in questo caso, non ha spiegato cosa lo abbia spinto a scegliere questo particolare simbolo. Probabilmente è solo un rimando alle sue origini toscane (dal momento che Irama è nato a Carrara), ma potrebbe anche trattarsi solo di una scelta estetica legata al significato che solitamente si lega a questo simbolo: il giglio sbocciato solitamente rappresenta purezza e nobiltà d’animo ma anche lealtà e onestà.
Chi è Irama, il cantante di Carrara tornato al Festival di Sanremo
Irama è lo pseudonimo di Filippo Maria Fanti, cantante nato a Carrara (pur crescendo a Monza) nel 1995 e che attira l’attenzione degli amanti del rap grazie alla sua partecipazione a Sanremo Giovani nel 2015, anno in cui ha vinto la competizione. Successivamente partecipa anche all’edizione del Festival di Sanremo nel 2016 nella categorie “giovani proposte”.
La fama però arriva nel 2018, anno in cui partecipa al talent di Maria De Filippi, Amici, vincendo la competizione. Dal 2019, come anticipato, torna poi sul palco dell’Ariston, anche se nell’edizione del 2020 ha partecipato a distanza a causa della positività al Covid di un membro del suo staff.
Come rivelato dallo stesso cantante, il suo nome d’arte deriva dal malese e significa “ritmo”. Irama ha inoltre scelto di ricordare il momento in cui ha trovato il suo pseudonimo tatuandosi una sequenza di numeri – 6311 – che indicano proprio la data in cui ha deciso il nome con cui avrebbe proposto la sua musica.