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Ucraina, dall’Europa via libera a massicce sanzioni contro la Russia: la guerra scuote il cuore dell’Occidente

Pubblicato: 25/02/2022 09:07

Un ulteriore pacchetto di “massicce sanzioni” contro la Russia e misure restrittive anche nei confronti della Bielorussia: questi i binari su cui viaggiano le conclusioni cui è giunto ieri sera, in sede di riunione straordinaria, il Consiglio europeo relativamente alla guerra in Ucraina. L’Europa annuncia un intervento rapido e deciso a carico di Mosca, con un progressivo isolamento del Cremlino dai rapporti internazionali. La risposta di Bruxelles non soddisfa quanti vi intravedono una mossa a “doppio taglio” che, secondo alcuni analisti, non avrebbe altro effetto se non quello di produrre una drammatica recrudescenza delle ostilità. Oltreoceano, gli Stati Uniti ribadiscono il no a un intervento militare diretto.

Ucraina, Europa dà via libera a massicce sanzioni contro la Russia

Sanzioni “durissime” per fermare la Russia incidendo in modo importante su import ed export: così il Consiglio europeo concorda sulla messa in campo di nuove misure che, nell’ottica occidentale, imporrebbero a Mosca “enormi e gravi conseguenze“. Lo si legge nel documento ufficiale stilato a margine della riunione straordinaria di ieri sulla guerra in Ucraina, mentre si osserva una decisa accelerazione dell’avanzata russa verso la capitale Kiev.

Le sanzioni su cui è arrivata l’intesa dei leader occidentali sarebbero volte a colpire un ampio spettro del potere del Cremlino e, si legge nel testo di sintesi, “riguardano il settore finanziario, i settori dell’energia e dei trasporti, i beni a duplice uso nonché il controllo e il finanziamento delle esportazioni, la politica in materia di visti“. Previsto l’inserimento di altri nomi nell’elenco di persone di cittadinanza russa sottoposti a restrizioni. “Il Consiglio adotterà senza indugio le proposte elaborate dalla Commissione e dall’alto rappresentante“, prosegue la relazione conclusiva.

Sanzioni anche contro la Bielorussia

Nell’incandescente tappeto di reazioni all’attacco portato avanti da Putin verso Kiev, emerge anche un’altra nota del Consiglio europeo che ora “chiede l’elaborazione e l’adozione urgenti di un ulteriore pacchetto di sanzioni individuali ed economiche che riguardi anche la Bielorussia“, dichiaratasi estranea all’azione militare dei russi ma, di fatto, ritenuto canale di passaggio preferenziale per Mosca nel piano di invasione dell’Ucraina.

L’UE sottolinea di aver così “reagito con rapidità e decisione al riconoscimento delle autoproclamate entità separatiste ucraine da parte della Russia (Donetsk e Lugansk, ndr) e al dispiegamento delle forze armate di quest’ultima“.

Il Consiglio europeo ha ribadito il suo fermo sostegno all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina, vittima di una ingiustificabile violazione dei “confini riconosciuti a livello internazionale, ma sono in molti a ritenere le misure in campo quasi o del tutto inutili a fermare la furia russa. Il piano di Vladimir Putin sarebbe “premeditato” da anni, come sottolineato dal presidente americano Joe Biden, che si dice a sua volta fermo sul no all’ipotesi di un intervento militare diretto contro Mosca.

Dal fronte rovente del conflitto, la voce del presidente ucraino Volodymyr Zelensky richiama l’Occidente a non sostare oltre nelle sabbie mobili dell’indecisione e chiede un immediata coalizione anti russa: “Ci hanno lasciati soli a combattere Putin“.