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Romina Vento morta nell’Adda: il risultato dell’autopsia sul corpo della donna finita nel fiume con il marito

Pubblicato: 27/04/2022 10:53

L’autopsia sul corpo di Romina Vento, morta nell’Adda dopo che l’auto su cui viaggiava con il marito è finita in acqua, avrebbe restituito una preziosa risposta ai fini della ricostruzione dell’accaduto. L’uomo, Carlo Fumagalli, si sarebbe salvato raggiungendo a nuoto la riva e ora è in carcere, accusato di averla uccisa. Gli esiti dell’esame post mortem avrebbero ricalcato un perimetro d’inchiesta già robusto a carico del 49enne.

Romina Vento morta nell’Adda: il risultato dell’autopsia

L’autopsia sul corpo di Romina Vento, morta nel fiume Adda dopo esservi precipitata a bordo dell’auto guidata dal marito, il 49enne Carlo Fumagalli, il 19 aprile scorso, avrebbe fornito un ulteriore elemento a carico dell’uomo attualmente in carcere, arrestato con l’accusa di omicidio volontario aggravato, e reo confesso.

Gli inquirenti avrebbero ora una fotografia più nitida della dinamica dei fatti, all’esito dell’esame post mortem eseguito ieri, 26 aprile, dal medico legale Luca Tajana, Università di Pavia. Sul corpo della 44enne ci sarebbero evidenti esiti di annegamento. Secondo l’accusa sarebbe stato Carlo Fumagalli, suoi marito, ad affogarla in quel tratto di acque a Fara Gera d’Adda prima di guadagnare la riva a nuoto. Il cadavere non presenterebbe lesioni potenzialmente concorrenti al decesso. Lo stesso marito della vittima, riporta L’Eco di Bergamoavrebbe confessato di averla trattenuta sott’acqua.

Morte di Romina Vento nel fiume Adda: la ricostruzione secondo le indagini

Secondo quanto emerso in sede autoptica, quindi, Romina Vento sarebbe morta annegata nell’Adda. Il corpo sarebbe stato individuato dai sommozzatori nei pressi della diga e recuperato diverse ore dopo l’accaduto.

Fumagalli sarebbe stato ricoverato in Psichiatria al Papa Giovanni XXIII, a seguito di un tentativo di suicidio successivo all’arresto. Il delitto si sarebbe consumato la sera del 19 aprile, e inizialmente si sarebbe ipotizzata la presenza di uno dei due figli della coppia a bordo del veicolo caduto nel fiume. Una circostanza poi smentita in quanto entrambi, minori di 10 e 15 anni, si trovavano nell’abitazione della famiglia a Fara Gera d’Adda al momento della tragedia.

La sera del presunto omicidio, Romina Vento avrebbe trovato il marito ad attenderla fuori dal lavoro e in auto sarebbe nata una discussione. Il 49enne avrebbe accelerato in direzione del fiume, secondo gli inquirenti con il chiaro intento di uccidere la moglie.