Da quando è cominciata la nuova stagione televisiva, Pino Insegno è sulla graticola per via dei bassi ascolti fatti registrare su Rai 2 dal gioco a premi che conduce: Il Mercante in Fiera. Non passa giorno che il comico romano non debba sopportare critiche durissime sulla sua professionalità. E non manca chi già adombra una chiusura anticipata del programma. Lui però non molla e decide di difendersi con le unghie e con i denti durante un’intervista concessa al Corriere della Sera in cui tira in mezzo anche il suo rapporto con Giorgia Meloni.
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Il Mercante in Fiera di Pino Insegno a rischio chiusura
“Ho 64 anni: e nessuno dice che ne ho 40 di carriera sulle spalle e che sono commendatore della Repubblica per meriti sociali. Sento l’affetto della gente”. Così Pino Insegno inizia la sua intervista al Corriere. “Mi hanno chiesto di dare una mano a una rete chiamata Raiduepercento. – ironizza parlando dei bassi ascolti del Mercante in Fiera che potrebbero provocarne la chiusura – Perché è quella la media di quella fascia oraria.
“L’idea era di rianimare un po’ lo slot, di far capire all’abbonato che non passano solo vecchi telefilm quattro volte di seguito. – attacca ancora a testa bassa Pino Insegno – Mi fanno partire all’1,2%, poi devo scalare: facciamo la media del 2,4%. Non è tanto? Okay, ma non è nemmeno poco. E segnalo che siamo solo alla ventesima puntata”.
Poi, riferendosi ai retroscena sulla possibile chiusura anticipata del Mercante, Pino Insegno taglia corto: si tratterebbe soltanto di “cattiverie” scritte dai giornali. La chiusura dell’intervista è dedicata al suo rapporto di amicizia con la premier Giorgia Meloni. “La verità è che ce l’avete con me perché ero sul palco di Giorgia. E, allora, le chiedo: quelli che invece vanno sul palco di piazza San Giovanni alla festa del Primo Maggio?”, punta il dito Insegno.
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