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Enrico Mentana infuriato dopo le bugie sulla zia morta: “Seminatori di odio incarognito”

Pubblicato: 07/11/2023 11:47
Mentana zia morta vaccini

Enrico Mentana fuori di testa contro gli odiatori seriali che popolano i social network. Ma cosa è successo di così grave da scatenare la furia del direttore del tg di La7? Qualche giorno fa è morta la zia Marisa Cingoli, sorella di sua madre Lella. Ma gli hater non hanno perso tempo a collegare la sua scomparsa all’assunzione dei vaccini anti Covid di cui l’anziana donna si era vantata qualche tempo fa con alcuni post. Ma la reazione di Mentana è senza precedenti.
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Mentana e il ricordo della zia morta

“Era una donna tenace e sorridente. – questo il ricordo di Mentana su Fb della zia appena morta – ‘Era’, perché se n’è andata poche ore fa. Molti l’avevano conosciuta solo agli ultimi capitoli, in questa situazione, volontaria alla Stazione Centrale di Milano al tempo del più massiccio arrivo di profughi dalla Siria e dal Nord Africa. Marisa Cingoli era una forza della natura, una splendida ottantenne. Ha continuato fino a pochi mesi fa a insegnare l’italiano a gruppi di immigrati, prima di ritrarsi per il male che l’aveva attaccata. Fino all’ultimo è stata serena e ottimista. Aveva sempre lavorato nella vita, nelle società di import export e poi nella moda a Milano. Sapeva staccare, esser piena di amici, stare sola, girare il mondo. Una donna indipendente e curiosa, senza chiusure o paure. L’aveva vaccinata alla vita l’esperienza degli ultimi due anni di guerra, quando lei, bambina ebrea, fu nascosta in un fienile sui monti delle Marche per sfuggire alle retate naziste, insieme ai genitori e a Lella, la sorella maggiore che dieci anni dopo mi avrebbe messo al mondo. Ciao zia, fai buon viaggio e salutami mamma”.

Un dolcissimo ricordo della zia rovinato da alcuni utenti social, come un certo ‘The Populist’, che sono andati a ripescare alcuni vecchi post della donna per dimostrare le loro teorie sulla presunta correlazione tra i vaccini anti Covid e la morte. “Super adulta e super vaccinata! Fatta terza dose e antinfluenzale!”, “Quarta dose: fatta!”, scriveva ad esempio la donna. Ipotesi che però mandano su tutte le furie Enrico Mentana.

La furia del giornalista

“Cari amministratori di X, questo vostro iscritto dà a suo modo notizia della morte della signora Cingoli, legandola in modo subdolo alle vaccinazioni da lei fatte con fede nella scienza e senso civico (era ultraottantenne al momento della diffusione del Covid). – sbotta Mentana su Facebook contro ‘The Populist’ – La malcelata soddisfazione di questo abietto individuo nel momento in cui pensa di colpire al contempo una persona appena scomparsa e il nipote, in nome della rivalsa no vax, mi induce a chiedervi quale controllo esercitate su questi seminatori di odio incarognito, che non si fermano neanche davanti alla morte, anzi la usano per irridere a chi non c’è più e non può replicare, inventando un legame della morte con l’odiato vaccino. Peraltro, come spesso accade, accanto al nickname (non sia mai che usino il loro vero nome) campeggia una bandiera russa. Senza considerare, nella sua invasata ignoranza, che vanto della Russia fu l’aver prodotto il primo vaccino, lo Sputnik”.
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