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Solinas indagato per corruzione: sequestrati bene e immobili per 350mila euro

Pubblicato: 17/01/2024 19:46

Beni e immobili per un valore di circa 350 mila euro sono stati sequestrati al presidente della Regione Christian Solinas e ad altri sei indagati per corruzione su disposizione della Procura di Cagliari. Dalla mattinata di oggi sono in corso perquisizioni da parte della Guardia di Finanza. Il provvedimento, chiesto dal pm Giangiacomo Pilia, è stato firmato dal gip Luca Melis.
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Al centro dell’inchiesta la compravendita di una proprietà del governatore a Capoterra e la nomina di Roberto Raimondi alla direzione generale dell’autorità di gestione del programma Eni-Cbc Bacino del Mediterraneo. 
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Due i filoni d’inchiesta

Il primo filone dell’inchiesta che riguarda il presidente della Regione Sardegna, vede indagati anche l’imprenditore Roberto Zedda e il consigliere regionale Nanni Lancioni.

L’indagine riguarda, secondo le prime indiscrezioni, la compravendita da parte di Zedda di una proprietà di Solinas a Capoterra e poi il successivo acquisto di una casa da parte del presidente della Regione vicino al Poetto di Cagliari. Per gli inquirenti, Zedda avrebbe ottenuto in cambio una fornitura di termoscanner e la prosecuzione della fornitura di software e hardware nell’ambito del project financing di Nuoro.

solinas sardegna

Un secondo filone invece riguarda delle presunte pressioni per la nomina di Raimondi al vertice dell’Enpi e, secondo l’ipotesi della Procura, legata alla promessa di una laurea ad honorem di un’università albanese. Sono sotto accusa anche il consulente di Solinas, Christian Stevelli, il rettore dell’università di Tirana Arben Gjata e il direttore generale della E-Campus Alfonso Lovito.

Una notizia che distrugge anche a Matteo Salvini che tanto si era speso in questi giorni per la ricandidatura di Solinas. Il nome di Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari già indicato da Fratelli d’Italia come candidato unico del centrodestra, sembra a questo punto non avere più ostacoli. E d’altra parte che ci fossero perplessità sull’attuale presidente sardo erano stati gli stessi alleati leghisti al governo a lasciarlo intendere. “La posizione di Solinas presenta delle problematiche”, spiegavano. Parole che oggi appaiono quasi fatali.
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