
Al Corriere della Sera, l’ex portiere del Milan Enrico Albertosi ha raccontato della delicata operazione subita al cuore nel periodo di Natale. Un momento non semplice ma il problema cardiaco è al momento superato. Ecco il suo racconto: “In passato avevo avuto due infarti – racconta l’ex giocatore – da lì ho iniziato ad avvertire sempre più una sensazione d’affanno anche solo a camminare, facevo molta fatica. Mio nipote mi ha suggerito di rivolgermi al prof. Castriota perché un nome riconosciuto anche all’estero per interventi eccezionali. In seguito alla prima visita mi hanno messo un defibrillatore, ma dopo qualche tempo in cui sono stato monitorato mi hanno detto che era importante eseguire l’operazione”.
L’84enne, ex portiere di Milan, Fiorentina e Cagliari, e gloria del calcio azzurro, campione d’Europa nel ‘68 e vicecampione del mondo nel ’70, si è fatto operare dal prof. Fausto Castriota, responsabile del laboratorio di cardioangiologia diagnostica ed interventistica a Maria Cecilia Hospital ospedale di Alta Specialità a Cotignola (Ravenna) di GVM Care & Research.
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Il racconto di Albertosi: “Vi racconto l’operazione che ho subito”

L’ex calciatore ha raccontato: “In persone di una certa età con un cuore non in forma, la chirurgia tradizionale è ad altissimo rischio. Abbiamo quindi optato per un approccio percutaneo che invece abbassa notevolmente il rischio operatorio e dà un risultato ottimale. Il MitraClip è stata una cosa meravigliosa: il 16 dicembre sono stato ricoverato e due giorni dopo ero già a casa e mi sono goduto il Natale in famiglia. Ho reagito bene, mi sentivo benissimo“. La diagnosi era scompenso cardiaco associato ad un’insufficienza della valvola mitrale.
Si chiama MitraClip ed è una metodica che viene eseguita nel mondo già dal 2003 (primo caso eseguito in Brasile); tuttavia i numeri sono ancora abbastanza contenuti: nel 2023 sono stati solo 1.400 gli interventi di MitraClip in Italia, una cifra decisamente inferiore rispetto ai volumi della cardiochirurgia tradizionale “open” (ovvero che prevede l’apertura del torace).
Le sue condizioni di salute
“A dicembre arriva dunque la chiamata del prof. Castriota che mi dice che devo operarmi. Il primo pensiero è stato “non passerò le feste in famiglia” e invece mi sono dovuto ricredere. Ho reagito bene, mi sentivo benissimo. Il Prof. Castriota era venuto in camera a spiegarmi l’intervento e sono stato subito sereno e tranquillo. L’operazione è andata benissimo, mio nipote mi ha davvero indirizzato verso il top del top. Per non parlare dell’ospedale. Il Maria Cecilia Hospital è bello, la gentilezza del personale e l’organizzazione sono state incredibili. Si è creato un rapporto famigliare con il professore e la sua équipe, tutti eccezionali”. A 84 anni, Albertosi è tornato a passeggiare nella sua Forte dei Marmi, città dove vive e a cui è molto legato.
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