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Omicidio Altavilla, il 16enne ha provato a difendersi: “Morsi e calci ai due coniugi, poi è stato ucciso”

Pubblicato: 19/02/2024 19:28

Ad Altavilla Milicia (Palermo) nessuno aveva colto i segnali della follia di Barreca, segnali che hanno poi  portato alla strage in famiglia. Quell’ossessione che il diavolo ‘possedesse’ i suoi. Ora, emergono giorno dopo giorno, dettagli agghiaccianti e sempre più morbosi.

Kevin è stato l’ultima vittima della strage e a raccontarlo agli inquirenti è ancora una volta la sorella 17enne del ragazzo, come si legge nella trascrizione della confessione contenuta all’interno dell’ordinanza di convalida del fermo per i tre indagati, il padre 54enne Giovanni Barreca, e i suoi due complici, i coniugi palermitani Sabrina Fina e Massimo Carandente.
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Kevin è stato torturato per ore prima di morire

Le sevizie e le torture, durate ore prima della morte, sono state confermate non solo dalla 17enne che ha confessato di avere partecipato al massacro insieme al padre e alla coppia di “amici” di famiglia ma anche dall’autopsia. Gli esami hanno ribadito quanto era già emerso una settimana fa nel corso dei primi sopralluoghi compiuti dagli investigatori nella villetta teatro della strage.

La ragazza, dopo avere chiesto di poter vedere il padre, ha cominciato a parlare. Le sue dichiarazioni, in cui confessa di avere partecipato attivamente al massacro, sono state riscontrate dai periti dell’istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo. Durante le torture alla madre “mio padre guardava, io e Kevin eravamo in piedi e ci scambiavamo sguardi, capendo che la cosa non fosse normale. Mia madre mi diceva di chiamare i carabinieri, ma io per paura di essere torturata anch’io non l’ho fatto“, ha detto.

La ragazza ha chiarito che la madre è morta il 9 febbraio, dopo essere stata seviziata per un giorno: “Sabrina e Massimo mi hanno detto che ha avuto un infarto, mentre si trovava distesa a terra in cucina”. Ed ha aggiunto che “volevano farla cremare“, per questo hanno prima bruciato il corpo e poi l’hanno seppellita in una buca “scavata da mio padre e Kevin”. Poi è stata la volta anche del fratello piccolo e infine del fratello più grande.

La 17enne è un fiume in piena e racconta: “Mia madre è morta recentemente, credo la settimana scorsa. È stata torturata con il phon, con la padella e con la pinza per il camino ed io ho assistito. Eravamo in cucina, mia madre era a terra con il volto in giù, ed erano presenti anche Sabrina, Massimo, Kevin e mio padre […], – si legge nel provvedimento – Hanno scavato la buca con piccone e pala, mio padre li aveva perché ogni tanto scavava buche. La buca l’hanno scavata mio padre e Kevin, e sempre loro l’hanno messa nella buca”. A quel punto, i due complici del padre dei ragazzi avrebbero rivolto la loro attenzione verso Kevin.

“Una sera, dopo la morte di mia madre, Massimo aveva mal di testa e sosteneva che fossero dei demoni ad attaccarlo. Si è alzato, è andato da mio fratello e gli ha detto: ‘Il problema sei tu‘, iniziando a fargli varie domande tipo: ‘Chi sei, nel nome di Gesù?'”, prosegue così il racconto dell’orrore.

“Kevin non sapeva cosa rispondere, diceva: ‘Non lo so”. Massimo allora ha detto a Sabrina di prendere la pentola con cui avevano già picchiato mia madre. Mio fratello a quel punto è stato picchiato da Massimo e Sabrina, poi lo hanno legato con una catena piena di ruggine, cavi e fili e lo hanno messo per terra con la testa su un cuscino accanto al camino. Mio padre era con loro e nel mentre bloccava Kevin, mentre Sabrina e massimo lo legavano”.

Kevin ha tentato disperatamente di difendersi con calci e pugni e allora il gruppo diabolico ha deciso di legarlo mani e piedi. Dopo averlo colpito alla testa, provocandogli una profonda ferita, lo avrebbero quindi lasciato così, immobilizzato a terra e abbandonato a sé stesso. La ragazza ha poi aggiunto di essere stata bendata, al termine delle torture del fratello Kevin, commesse sabato e di averla rimossa solo dopo aver compreso di essere rimasta da sola in casa, per poi rinchiudersi, presa dalla paura, all’interno della propria cameretta, dove poi era stata ritrovata dai militari dell’Arma intervenuti sul posto.
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Lutto cittadino ad Altavilla Milicia

Oggi, lunedì 19 febbraio, è stata allestita presso il plesso comunale Zucchetto la camera ardente in ricordo delle tre vittime della strage di Altavilla Milicia, che resterà aperta da mezzogiorno circa fino alle 20, quando le salme verranno accompagnate fino al cimitero.

“Con la certezza di interpretare il profondo sentimento di cordoglio dell’intera Comunità altavillese ho proclamato, d’intesa con gli altri Amministratori comunali, il lutto cittadino per domani, lunedì 19 febbraio, in cui saranno tumulate le salme di Kevin ed Emmanuel Barreca, tragicamente morti insieme alla madre Antonella Salamone”, ha scritto il sindaco Pino Virga, in un comunicato condiviso sui social.
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