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Il Tar boccia Salvini: il precetto dello sciopero è stato un abuso di potere

Pubblicato: 28/03/2024 17:42

Schiaffo del Tar a Salvini: “Sbagliato precettare lo sciopero dei trasporti”. Il ministro leghista dei Trasporti cede al ricorso di Cobas e Usb. “Eccesso di potere”. La Lega: “Una forzatura. La linea non cambia. Tuteliamo gli italiani, non il weekend lungo di Landini”. La Cgil: “Ha beffato un’intera categoria di lavoratori”.
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I fatti del 12 dicembre

L’ordinanza del 12 dicembre imponeva di ridurre a quattro ore lo sciopero dei trasporti del 15 dicembre. E ha sortito il suo effetto. Ma i sindacati incassano una vittoria. Il Tar del Lazio annulla quell’ordinanza, ritenendola “affetta da violazione di legge e da eccesso di potere per carenza di presupposto, con riferimento alla fase di impulso dell’esercizio del potere”.

La sentenza accoglie due ricorsi presentati da diverse sigle sindacali: Usb Lavoro Privato, Cobas Lavoro Privato, Adl Cobas, Sgb, Cub Trasporti e Al Cobas. Respinte le eccezioni preliminari. Il Tar si esprime sui requisiti di necessità e urgenza che fondano il potere di impulso ministeriale. Riporta l’Ansa: “I giudici, dopo aver confermato come il potere di iniziativa ufficiosa del presidente del Consiglio, proprio per limitare il più possibile l’ingerenza ‘politica’ sul diritto di sciopero, è contemplato unicamente nei casi in cui, oltre al fondato pericolo di un pregiudizio grave ed imminente dei diritti, sussistano e vengano adeguatamente esplicitate nel relativo provvedimento, la necessità e l’urgenza di provvedere”.

Eccesso di potere

La sentenza conclude che, per legittimare l’intervento del ministro dei Trasporti, “risultavano indispensabili la chiara esplicitazione delle speciali ragioni di necessità e di urgenza. Ma nessuna adeguata indicazione in tal senso è dato rinvenire nel provvedimento avversato”.

“Il dicastero ha finito per sovrapporre la propria valutazione a quella dell’autorità di settore, alterando il vigente assetto regolatorio in materia”.

I sindacati tuonano. “Salvini, con il suo intervento a gamba tesa su uno dei diritti fondamentali previsti dalle leggi vigenti nel nostro Paese, ha scelto di beffare un’intera categoria di lavoratori”.

A dichiararlo è Antonio Amoroso, segretario nazionale Cub Trasporti. “Salvini, con la scusa dell’intensificazione del traffico nelle grandi città per gli acquisti prenatalizi, ha ordinato la riduzione della mobilitazione a 4 ore, nonostante la assoluta regolarità, certificata anche dalla Commissione di garanzia, della proclamazione effettuata nel rispetto delle previsioni della Legge 146/90, che limita pesantemente l’esercizio del diritto di sciopero in Italia più che in altri Paesi europei”.