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“Willy ucciso perché nero, non era un eroe”: le parole di dolore di Lucia Monteiro

Pubblicato: 18/04/2024 09:54

Un dolore destinato a rimanere eterno. È quello di Lucia Monteiro Duarte, mamma di Willy, ucciso il 6 settembre 2020 a Colleferro dai fratelli Marco e Gabriele BianchiFrancesco Belleggia e Mario Pincarelli.
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La mamma di Willy: “Ecco perché Willy è stato ucciso”

Sono parole pacate e prive di odio, quelle di Lucia Monteiro in un’intervista rilasciata a Repubblica. “Quella sera – spiega la donna – mio figlio non ha difeso il suo amico: gli si era avvicinato per sapere come stava perché l’aveva visto litigare. Stava tornando a casa con Samuele, si è avvicinato a Federico Zurma e gli ha chiesto: “Tutto bene?”. E lui neanche se ne è accorto. La lite con Belleggia d’altronde era già finita. Willy non è stato un eroe come tutti lo descrivono. L’unico che ha raccontato bene la dinamica è stato proprio Belleggia”, ha proseguito Lucia Monteiro. L’aggressione si è verificata “perché i Bianchi sono arrivati in quel momento e lo hanno subito preso a botte. È ancora più atroce, lo hanno ucciso senza motivo“. Nei suoi confronti, secondo la mamma di Willy, c’è stata discriminazione razziale: “Non l’ho mai detto, ma secondo me sì, anche se nel processo non è stata riconosciuta. Non hanno picchiato nessun altro ragazzo, Samuele è stato allontanato con un calcio e lui è italiano. Si è fatto male ma niente di grave. L’unico picchiato a morte è stato Willy“. (Continua a leggere dopo la foto)

“Non voglio che facciano ad altri quello che hanno fatto a Willy”

Negli ultimi giorni, il caso è tornato alla ribalta delle cronache nazionali per via del matrimonio di Mario Pincarelli in carcere. Lucia Monteiro afferma di non aver provato «nulla. Non giudico, quello che mi interessa è che non facciano a un’altra persona quello che hanno fatto a Willy. Se Pincarelli ha deciso di sposarsi, sono fatti suoi. La gente a Paliano è molto arrabbiata, io sono serena perché la giustizia fa il suo corso. Se odiassi questi ragazzi e gli augurassi del male, comunque Willy non tornerebbe. Gli auguro che la morte di Willy possa servire a cambiare qualcosa nelle loro vite. Ma devono riflettere su tutto il male che hanno fatto in quella sera di violenza. Dopo tre anni e mezzo, però, non mi sembra che l’abbiano fatto». (Continua a leggere dopo la foto)

«Non hanno mai ammesso le loro colpe – dice la donna –. L’unica cosa che fanno è accusarsi a vicenda. È terribile. Avrei preferito sin dall’inizio che avessero detto: “È stato un momento di follia, non abbiamo capito niente. Lo accetterei, anche adesso. Invece ripetono di non aver fatto nulla a Willy. Questa leggerezza da parte loro mi fa troppo male», conclude Lucia Monteiro con dolore.
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Ultimo Aggiornamento: 18/04/2024 13:50