Nuovi clamorosi sviluppi nel caso della scomparsa di Emanuela Orlandi. Una chat lunga 10 anni tra Francesca Immacolata Chaouqui e monsignor Lucio Vallejo Balda potrebbe far emergere nuovi indizi. Scambio è stato consegnato giovedì 9 maggio alla Commissione bicamerale di inchiesta sulla scomparsa di Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi. Le conversazioni sono state pubblicate in esclusiva dal quotidiano Domani.
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“A settembre dobbiamo far sparire quella roba della Orlandi e pagare i tombaroli. Di questo devi parlare al papa”, si sarebbero scritti Chaouqui e Balda, entrambi ex membri di Cosea, la commissione voluta dal papa per rimettere ordine negli enti economici della santa sede, entrambi condannati per lo scandalo Vatileaks 2.
Il contenuto della chat tra Chaouqui e Balda
“Ascoltami bene. – avrebbe scritto ancora Chaouqui a Balda -Adesso abbiamo perso la battaglia giornalisti, almeno non sono la soluzione. Adesso facciamo passare l’estate, io vado a Singapore e capirò di più. quando torno pensiamo a cosa fare e anche il papa sarà più lucido. Buttare tutto per aria e distruggere il Vaticano non ha alcun senso. Vediamo se il papa chiuderà il Vam o che farà. Io ti voglio bene e veramente credo in te e in questa riforma ma così non andiamo lontano”.
Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, conferma che, “almeno in parte”, il contenuto dei messaggi da lui consegnati corrisponde a quello pubblicato da Domani. “Le pagine consegnate sono otto, anche se ovviamente non tutte le pagine parlano di Emanuela”, puntualizza. “Non conosco dove sia Emanuela e neanche se la pista di Londra sia vera. – si difende la Chaouqui su X – Non ho alcun elemento che possa avvicinare alla verità, se lo avessi e fosse coperto da segreto comunque non lo rivelerei perché per me la lealtà al Pontefice viene prima di tutto. Quindi inutile coinvolgermi. se c’è una verità io non la conosco”.
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