
Chiara Ferragni ha deciso di ritirare il ricorso presentato al Tar contro l’Antitrust e di pagare la multa di un milione di euro per la pubblicità ingannevole relativa al pandoro Pink Christmas di Balocco. A riferirlo è Il Messaggero, che spiega di aver appreso la notizia da fonti interne al team Ferragni. Questo scandalo, scoppiato lo scorso dicembre, ha avuto un impatto significativo sull’impero Ferragni, portando anche alla chiusura della boutique di Milano ad agosto. L’influencer aveva inizialmente presentato ricorso contro la maxi-multa inflittale dall’Antitrust, ma ha scelto di ritirarlo pochi giorni prima dell’udienza fissata per il 17 luglio. Il suo team ha formalizzato la rinuncia al Tar del Lazio oggi, 4 luglio.
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La marcia indietro ha un obiettivo ben preciso: formalmente, con l’Antitrust, in questo modo sarà “graziata” anche sul procedimento aperto che riguarda il caso delle uova di Pasqua. Per queste ragioni non avrà luogo l’udienza fissata dal Tar del Lazio che si sarebbe dovuta tenere il prossimo 17 luglio. Ricordiamo che alle società dell’imprenditrice, Fenice e Tbs Crew, fu inflitta a dicembre la sanzione da circa un milione di euro per il pandoro Pink Christmas con la pubblicità ingannevole secondo la quale i consumatori, acquistando quel prodotto natalizio, avrebbero contribuito a fare beneficienza.
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Oltre al recente scandalo pubblicitario e la multa inflitta dall’Antitrust per la pubblicità ingannevole relativa al pandoro Pink Christmas di Balocco si sta abbattendo un’altra tegola sulla povera influencer. Secondo alcune indiscrezioni starebbe per chiudere anche lo store di Milano. L’eventuale chiusura sarebbe una diretta conseguenza proprio del caso del pandoro Balocco: il settimanale Chi fa sapere che la saracinesca potrebbe essere abbassata definitivamente nel prossimo mese di agosto.