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Incidente A20 Messina-Palermo, morti Michela e Salvatore: illese le figlie di 1 e 5 anni

Pubblicato: 11/08/2024 07:57

Un tragico incidente stradale ha sconvolto la tranquillità di una famiglia nella prima parte del pomeriggio di oggi sull’autostrada A20 Messina-Palermo. All’altezza del viadotto Pozzo, nei pressi dello svincolo di Brolo, un’auto, una Nissan Qashqai, è uscita di strada schiantandosi violentemente contro le barriere di protezione.
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Vittime e soccorsi

Le vittime dell’incidente sono una coppia di coniugi, Salvatore Caleca di 43 anni, e la moglie Michela Bucci, di 40 anni. Residenti a Roma, hanno perso la vita sul colpo. L’uomo era originario di Sant’Agata Militello, ma da tempo risiedeva nella capitale con la sua famiglia. A bordo del veicolo viaggiavano anche le due figliolette della coppia, di 1 e 5 anni, che fortunatamente hanno riportato solo ferite lievi. Entrambe le piccole, visibilmente sotto shock, sono state immediatamente trasportate all’ospedale di Patti per le cure necessarie, ma le loro condizioni non destano preoccupazioni.

Dinamica dell’incidente e interventi sul luogo

Le cause dell’incidente sono ancora in corso di accertamento, ma le prime ipotesi suggeriscono che potrebbe trattarsi di un sinistro autonomo. Sul luogo del tragico evento sono intervenuti tempestivamente i soccorritori, unitamente alla Polizia Stradale e ai tecnici del Consorzio per le Autostrade Siciliane. Per permettere le operazioni di soccorso e i rilievi del caso, il traffico in direzione Palermo è stato deviato con uscita obbligatoria allo svincolo di Patti, causando lunghe code e disagi alla circolazione.

Un’altra tragedia sulle strade siciliane

Questo tragico incidente è l’ennesimo che si verifica su una delle arterie principali della Sicilia, suscitando nuovamente preoccupazioni sulla sicurezza stradale lungo la A20 Messina-Palermo. La comunità di Sant’Agata Militello e Roma è ora unita nel dolore per la perdita di due vite, mentre si spera che le piccole sopravvissute possano riprendersi dal trauma subito.

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