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Telefoni cellulari e cancro al cervello, arriva il nuovo studio dell’Oms. E ribalta tutte le convinzioni

Pubblicato: 04/09/2024 10:45

Se ne parla da molti anni, in modo anche contraddittorio e con opinioni diverse. La correlazione fra l’uso prolungato dei cellulari e possibili patologie cancerogene al cervello è da tempo al centro di un acceso dibattito fra gli studiosi. Soprattutto dopo che le prime ricerche affermavano che ci potesse essere una correlazione, tanto che l’Agenzia per la ricerca sul cancro dell’Oms aveva deciso di designare i campi a radiofrequenza dei cellulari come un “possibile” rischio per l’insorgenza di tumori. I cellulari emettono radiazioni elettromagnetiche a radiofrequenza (onde radio) come tutti gli altri strumenti che utilizzano la tecnologia wireless – per esempio laptop e Tv. Quella sui possibili danni provocati dall’uso dei telefonini non era una certezza, dunque, ma un dubbio. Che ora sembra essere stato dissipato, ed è una buona notizia.

Perché secondo la revisione sistematica di ben 63 studi sul tema, pubblicati fra il 1994 e il 2022, effettuata dall’Australian Radiation Protection and Nuclear Safety Agency, ormai si sarebbe arrivati a una conclusione certa: non esiste correlazione fra tumori al cervello e l’uso dei cellulari. Nemmeno per un tempo prolungato. Si tratta della revisione più completa che sia mai stata condotta sino a oggi. “Abbiamo concluso che le prove non mostrano un collegamento fra telefoni cellulari e cancro al cervello, alla testa e al collo”, ha spiegato Ken Keripidis, vicepresidente della Commissione Internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti. Non ci sono associazioni nemmeno con l’uso prolungato (10 anni e più) né con il tempo trascorso al telefono. Come ha spiegato Karipidis, “lo dimostra il fatto che anche se l’uso del cellulare è salito alle stelle, i tassi di tumore al cervello sono rimasti stabili“.

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