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Tragedia di Piazza San Carlo, Chiara Appendino condannata a un anno e mezzo

Pubblicato: 20/01/2025 16:07

La sentenza del processo d’appello bis nei confronti dell’ex sindaca di Torino, Chiara Appendino, ha portato a una condanna di un anno, cinque mesi e 23 giorni. Questa decisione arriva in seguito ai tragici eventi del 3 giugno 2017 in piazza San Carlo, quando un’ondata di panico si generò tra i tifosi che seguivano la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid su un maxischermo. A scatenare il caos fu un gruppo di adolescenti che spruzzò spray al peperoncino per derubare i presenti.
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Il drammatico bilancio di quella giornata registrò oltre 1.600 feriti e due vittime, Erika Pioletti, 38 anni, e Marisa Amato, 65 anni. La Cassazione aveva richiesto un nuovo esame da parte dei giudici torinesi, confermando la responsabilità penale di Appendino, ma stabilendo la necessità di ridurre la pena precedente di 18 mesi, in considerazione delle remissioni di querela avvenute nel frattempo.

Anche l’ex capo di gabinetto, Paolo Giordana, ha ricevuto la stessa pena. Maurizio Montagnese, allora presidente dell’agenzia Turismo Torino, è stato invece assolto. Per Appendino, il procuratore generale aveva richiesto una condanna di 1 anno, 4 mesi e 10 giorni.

Il processo ha messo in luce le carenze nell’organizzazione e nella gestione dell’evento in piazza. Secondo i giudici della Cassazione, che il 17 giugno scorso avevano ordinato un nuovo processo d’appello, Appendino non si era limitata a proporre la proiezione della partita, ma aveva anche preso decisioni decisive riguardo al luogo e all’ente responsabile dell’organizzazione, senza considerare adeguatamente la sicurezza. Inoltre, non aveva adottato l’ordinanza anti-vetro, una mancanza che ha avuto gravi ripercussioni sulla sicurezza dell’evento.

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