
La Banca Centrale Europea ha deciso un nuovo taglio dei tassi di interesse di 0,25%. Il tasso di riferimento sui depositi scende al 2,75%, quello sui rifinanziamenti principali al 2,90% e il tasso sui prestiti marginali al 3,15%.
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L’obiettivo è rilanciare l’economia, rendere il credito più accessibile e dare respiro a famiglie e imprese. Dopo un periodo di rialzi per frenare l’inflazione, la BCE cambia rotta e punta su una politica più espansiva.
Mutui variabili, rate più basse
Chi ha un mutuo a tasso variabile noterà una riduzione della rata mensile. I mutui variabili dipendono dall’Euribor, che segue le decisioni della BCE.
Ecco qualche esempio di risparmio:
- Mutuo da 125.000 euro per 25 anni → Rata da 666 euro a 649 euro (-17 euro al mese)
- Mutuo da 150.000 euro per 20 anni → Rata da 903 euro a 884 euro (-19 euro al mese)
Se la BCE continuerà a ridurre i tassi, il risparmio potrebbe arrivare fino a 50 euro al mese entro la fine dell’anno.
Nuovi tagli in arrivo?
Gli analisti prevedono ulteriori riduzioni nel 2025, a seconda di come si muoveranno inflazione ed economia. Se il trend proseguirà, il costo dei finanziamenti potrebbe calare ancora.
Chi ha già un mutuo variabile potrebbe approfittarne per alleggerire il bilancio familiare. Chi sta valutando un nuovo mutuo dovrà invece considerare il proprio livello di rischio: il variabile conviene oggi, ma in futuro potrebbe salire di nuovo.