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Cancro, 1 su 3 è causato da questi comportamenti: cosa rivela la scienza

Pubblicato: 05/02/2025 10:13
cancro

“Ogni persona con un tumore fa storia a sé”. È questo lo slogan della Giornata internazionale contro il cancro 2025. Il World Cancer Day, promosso dalla Union for International Cancer Control e sostenuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, si celebra ogni anno il 4 febbraio. La Giornata diventa ognu anno un’occasione per riflettere su cosa istituzioni e singoli possono fare per prevenire e combattere il cancro, il male del secolo. E allora ecco che gli esperti si stanno concentrando sempre più sulla prevenzione, cercando di far passare il messaggio che molto dipende da noi, con uno stile di vita sano e evitando alcuni comportamenti in particolare. Qui vedremo, infatti, quali sono quelli più a rischio.
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grande obeso

Nel 2024 in Italia sono state stimate 390.100 nuove diagnosi di cancro e, in base agli ultimi dati raccolti, cresce il numero di connazionali che vivono dopo aver ricevuto una diagnosi di cancro: sono quasi tre milioni e 700mila, ovvero ben il 6,2% della popolazione. “C’è però anche un problema grande legato al peggioramento degli stili di vita – sottolinea Saverio Cinieri, presidente di Fondazione Aiom al Corriere -. Possiamo e dobbiamo stare alla larga da quei comportamenti a rischio che sappiamo essere causa di circa un tumore su tre. Invece, nel nostro Paese, quasi il 60% degli adulti consuma alcol, il 33% è in sovrappeso e il 10% è obeso, il 28% è sedentario (non pratica sport né fa regolarmente attività fisica), il 24% fuma. Serve più impegno per sensibilizzare tutti i cittadini, soprattutto le persone che non adottano stili di vita sani. Il consumo di alcol è correlato a 7 tipi di carcinoma, l’obesità a 12. E il fumo, da solo, è responsabile del 25% dei decessi oncologici nel mondo”.

SIGARETTA

Eccoli dunque i comportamenti da evitare assolutamente: obesità, sovrappeso, sedentarietà, alcol e fumo. Come spiegano ancora gli esperti al Corriere, “negli anni recenti, quasi il 70% degli studi clinici sui tumori include la qualità di vita dei pazienti tra gli obiettivi da analizzare (i cosiddetti endpoints) che però vengono pubblicati solo in circa la metà dei casi in cui sono stati raccolti”. Non solo. “Oggi pochi ospedali adottano misure di monitoraggio sistematico dei sintomi da parte dei pazienti: serve un cambio di passo, perché la raccolta del punto di vista dei malati sull’esito di un trattamento non resti una semplice affermazione retorica, ma diventi un metodo imprescindibile”. Come si diceva in apertura, dunque, molto dipende da noi: adottare uno stile di vita sano è più che mai fondamentale. Ne va della nostra vita.

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Ultimo Aggiornamento: 05/02/2025 14:21

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