
Dietro l’apparente varietà di prodotti sugli scaffali dei supermercati si cela una realtà ben diversa: gran parte degli alimenti e delle bevande che consumiamo quotidianamente sono controllati da un ristretto gruppo di grandi multinazionali del cibo e del settore alimentare più in generale. Secondo una storica analisi di Business Insider basata su dati di Oxfam, solo 10 aziende controllano centinaia di marchi alimentari noti in tutto il mondo. E allora forse ti interesserà sapere quali sono e vedere tutti i fili rossi e invisibili che non vedi e che riconducono a loro attraverso altre marche.
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Le principali multinazionali che dominano il mercato del cibo
1) Si parte da Nestlé: con sede in Svizzera, Nestlé è la più grande azienda alimentare al mondo, con oltre 80 miliardi di dollari di ricavi annui. Tra i marchi più famosi possiede:
Nescafé, Nespresso, KitKat, Smarties, Maggi, S.Pellegrino, Perrier, Gerber, Purina.
2) PepsiCo: fondata nel 1965, PepsiCo possiede marchi noti in tutto il mondo come:
Pepsi, 7UP, Gatorade, Tropicana, Naked Juice, Lay’s, Doritos, Cheetos, Quaker Oats.
3) The Coca-Cola Company: Coca-Cola è uno dei brand più riconosciuti al mondo. Il suo portafoglio include:
Coca-Cola, Fanta, Sprite, Dasani, Smart Water, Minute Maid, Simply, Fuze Tea, Honest Tea, Powerade.
4) Unilever: multinazionale anglo-olandese attiva in oltre 190 paesi, Unilever controlla:
Lipton, PG Tips, Hellmann’s, Knorr, Magnum, Ben & Jerry’s, Algida, The Vegetarian Butcher.
5) Danone: Specializzata in alimenti salutari e nutrizione, Danone è conosciuta per:
Activia, Actimel, Evian, Volvic, Alpro, Silk, Nutricia.
6) General Mills: Famosa per i suoi cereali, General Mills gestisce:
Cheerios, Lucky Charms, Häagen-Dazs, Yoplait, Betty Crocker, Pillsbury, Nature Valley.
7) Kellogg’s: Punto di riferimento per i cereali per la colazione:
Corn Flakes, Special K, Pringles, Eggo, Cheez-It, Carr’s.
8) Mars: Azienda a conduzione familiare dal 1911, possiede:
M&M’s, Snickers, Twix, Ben’s Original, Dolmio, Pedigree, Whiskas.
9) Mondelez International: Specializzata in snack e dolciumi, gestisce:
Oreo, BelVita, Milka, Toblerone, Trident, Hall, Philadelphia.
10) Associated British Foods (ABF): Conglomerato britannico proprietario di:
Twinings, Ovomaltina, Jordans, Dorset Cereals, Silver Spoon, Kingsmill, In più possiede la catena Primark.

Come controllano il mercato
Come spiega GreenMe, queste aziende possono influenzare in modo significativo i prezzi degli alimenti. Secondo l’OCSE, la concentrazione del mercato porta a minore concorrenza e prezzi più alti, con margini di profitto che in alcuni casi superano il 40%. Inoltre, la promozione di alimenti ultra-processati è legata a un aumento di obesità, diabete e malattie cardiovascolari. L’OMS e riviste come The Lancet denunciano il marketing aggressivo rivolto ai bambini, che alimenta l’epidemia di obesità infantile. Secondo il report di Oxfam “Behind the Brands” le catene di approvvigionamento causano deforestazione e perdita di biodiversità; i lavoratori nelle piantagioni spesso subiscono condizioni di sfruttamento; i piccoli agricoltori restano intrappolati nella povertà sistemica.