
Un dramma che ha lasciato un segno profondo: un altro giovane strappato troppo presto alla vita. Venerdì 25 aprile, in serata, in via Buozzi, un’aggressione ha posto fine ai sogni di Bader Eddine Essefi, 19 anni, di origini tunisine, ben conosciuto nel quartiere Barca. Fiori bianchi sull’asfalto e messaggi di addio sono rimasti a testimoniare il dolore di una comunità incredula.
La tragedia si sarebbe consumata in pochi attimi. Forse una lite per futili motivi o uno scontro casuale sul marciapiede, ancora tutto da chiarire per gli inquirenti. Tra spinte e colpi, Bader sarebbe caduto rovinosamente a terra, battendo la testa. Nonostante il tempestivo intervento dei sanitari del 118 e il trasporto d’urgenza al Maggiore, per il ragazzo non c’è stato nulla da fare: si è spento a causa di un arresto cardiocircolatorio nel giro di un paio d’ore.

Subito sono scattate le indagini, coordinate dalla Procura e affidate ai carabinieri. Secondo quanto emerso, i presunti aggressori sarebbero già stati identificati: due giovani, un italiano e un tunisino, quasi coetanei della vittima. Non è escluso che si conoscessero, almeno di vista. Intanto, la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio preterintenzionale, con il pm Andrea De Feis alla guida dell’inchiesta.
Fondamentale il racconto della fidanzata di Bader, presente quella sera: «Lo hanno picchiato», ha dichiarato agli investigatori. Le sue parole hanno indirizzato le indagini, sebbene inizialmente non fosse in grado di riconoscere gli aggressori. Sarà riascoltata nei prossimi giorni per cercare di ricostruire ogni dettaglio. L’autopsia, già disposta, sarà decisiva per chiarire le dinamiche.
All’inizio, sul corpo del giovane non erano visibili segni evidenti di violenza. Tuttavia, nel giro di poche ore, sono comparse marcate ecchimosi, specialmente sulla fronte, rafforzando l’ipotesi di una violenta aggressione. Le prime voci su un possibile abuso di alcol sono state smentite: il quadro che emerge è quello di una lite degenerata in tragedia.
Oggi, in via Buozzi, tra i fiori e le scritte in ricordo di Bader — «Bader vive» — il quartiere Barca di Bologna si stringe nel dolore, come già aveva fatto in passato per un’altra giovane vita spezzata troppo presto.