
Matteo Berrettini aveva approcciato il torneo di Madrid con la determinazione di chi ha molto da dimostrare. Di fronte a lui, il giovane inglese Jack Draper, testa di serie numero 5, che molti davano per favorito. Eppure, nei primi scambi, Matteo si era fatto notare per la sua audacia, riuscendo persino a strappare un break all’avversario.
Sul campo di terra rossa, il tennista romano aveva catturato l’attenzione generale: colpi potenti e una velocità di gioco che avevano suscitato l’entusiasmo del pubblico. Sembrava l’inizio di una bella giornata, un ulteriore passo avanti in questo anno in cui il suo tennis sta tornando ad alti livelli.
La battuta d’arresto
Ma poi qualcosa si è incrinato: un gesto verso la schiena ha tradito un fastidio già avvertito contro Giron. Matteo ha dovuto rallentare, perdendo incisività al servizio e profondità nei colpi. Draper, non si è lasciato sfuggire l’occasione, recuperando immediatamente il break.
Nonostante le difficoltà, Berrettini ha lottato con determinazione, annullando quattro set point e portando Draper al tie-break. Limitato nei movimenti e con il timore di un infortunio più grave, a quel punto ha ceduto: il tie-break si è concluso 7-2 in favore di Draper. La decisione di ritirarsi non è stata facile, ma è stata necessaria per proteggere il suo fisico in vista degli Internazionali d’Italia.
Ora, l’obiettivo di Matteo è chiaro: recuperare in tempo per il torneo di casa, gli Internazionali d’Italia, sperando che il problema alla schiena non sia più serio del previsto. La preparazione sarà fondamentale per presentarsi in forma davanti al pubblico amico.