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Consiglio supremo di Difesa, cosa vuole davvero Mattarella da Giorgia Meloni

Pubblicato: 04/05/2025 10:54

Sergio Mattarella ha convocato per giovedì 8 maggio il Consiglio supremo di Difesa al Quirinale. La riunione servirà a chiarire le posizioni del governo su alcuni temi chiave: Readiness 2030, spesa militare, contratto con Starlink. Il presidente vuole sapere quali sono le scelte di Giorgia Meloni e dei suoi ministri.
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Divergenze nel governo

Nel comunicato ufficiale del Quirinale si parla di “valutazioni sul Libro bianco della difesa europea”, “infrastrutture strategiche nazionali”, “adeguamento dello strumento militare” e “prospettive per l’industria della difesa italiana”. I nodi però restano politici. Da Palazzo Chigi arrivano segnali contrastanti. Antonio Tajani e Guido Crosetto spingono per aderire a Readiness 2030, il nuovo piano europeo per il riarmo. Matteo Salvini si oppone. Giancarlo Giorgetti frena per motivi di bilancio.

L’Europa va avanti

Nel frattempo Bruxelles accelera. Sedici paesi, con la Germania in prima fila, chiedono una deroga al Patto di stabilità per finanziare la corsa agli armamenti. L’idea è chiara: chi è pronto parte subito. Chi esita resta indietro. La domanda per l’Italia è semplice: entra adesso o resta fuori?

La posizione del presidente

Mattarella non ha dubbi. Da anni sostiene una difesa comune europea. Per lui non si tratta solo di armi ma di una scelta strategica e politica. Il capo dello Stato parla di sicurezza, di imprese, di unità del continente. Ricorda anche che il nostro esercito serve per “affermare valori di pace e cooperazione”, come prevede la Costituzione.

Giovedì si parlerà anche di Ucraina, Medio Oriente e satelliti. Da mesi manca chiarezza sul contratto con Starlink. La notizia era uscita, poi è arrivata una smentita da Palazzo Chigi. I ministri si sono divisi, Meloni non ha risposto. Il presidente ora vuole capire. E chiede certezze.

Una scadenza alle porte

Il tempo stringe. A giugno si terrà il vertice Nato. Lì l’Italia dovrà presentarsi con una linea chiara. Il bilancio è stretto, lo dice Giorgetti, ma le promesse fatte da Meloni a Donald Trump restano. E il mondo intorno corre veloce.

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Ultimo Aggiornamento: 04/05/2025 11:01

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