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Manuel Bortuzzo, arriva la dedica di Bebe Vio: “Daje Manuel!”

Pubblicato: 14/02/2019 16:02

La campionessa di scherma paralimpica, Bebe Vio ha dedicato a Manuel Bortuzzo la medaglia d’oro vinta a Dubai nel fioretto durante la Coppa del mondo di scherma. Le sue parole sono dedicate a tutti quelli che affrontano le avversità e gli ostacoli con determinazione: Manuel Bortuzzo è sicuramente uno di questi. Dopo essere stato ferito da un colpo di pistola sparato da due malviventi, Daniel Bazzano e Lorenzo Marinelli, ha perso l’uso delle gambe, ma il ragazzo, giovane promessa del nuoto, non si è mai abbattuto. Proprio qualche giorno fa ha rivelato che dopo aver compreso le tragiche conseguenze del suo ferimento aveva pensato immediatamente proprio a Bebe Vio.

La dedica di Bebe Vio a Manuel Bortuzzo

Bebe Vio ha pubblicato uno scatto su Instagram dedicando la sua medaglia d’oro a Manuel Bortuzzo. La campionessa ha scritto: “Super felici con la medaglia. Dopo la sconfitta di dicembre a Kyoto avevo una voglia pazza di rifarmi! La dedica? A tutti quelli che cadono ma appena possono si rialzano e riprendono a correre… o a nuotare! Daje Manuel!!! @manuelmateo_ E ora tutte pronte per la gara a squadre di domani“. Solo qualche giorno fa, Manuela Bortuzzo ha raccontato ai microfoni di Repubblica che nel momento in cui ha capito che per lui adesso sarebbe iniziato un nuovo capitolo della sua vita più complicato e difficile da affrontare, il suo pensiero è andato alla campionessa: “Quando ho capito quello che mi era successo e ciò che mi aspetterà, ho immaginato il mio futuro “diverso” e ho pensato subito a lei: a Bebe Vio, è lei la mia eroina“.

Manuel Bortuzzo: la dedica di Bebe Vio
La dedica di Bebe Vio a Manuel Bortuzzo

A La Tribuna di Treviso il padre di Bebe Vio ha espresso vicinanza al ragazzo dicendo che sia la onlus Art4sport che la campionessa lo aiuteranno nel suo percorso: “Come Bebe e l’onlus sono stati accanto a tanti ragazzi e ragazze, così, quando si potrà lavorare in silenzio lontani dai riflettori e da una mediaticità aggressiva e a tratti morbosa, saremo pronti a rispondere alla chiamata di Manuel e dei suoi cari. In questo momento sarebbe una esibizione farsi vivi con la famiglia Bortuzzo, ma stiano sicuri che da noi arriverà sicuramente un aiuto“.

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La solidarietà del mondo dello sport

In tantissimi hanno espresso solidarietà a Manuel Bortuzzo, sono state anche tante le figure istituzionali che sono andate a fargli visita dove è ricoverato, all’ospedale San Camillo di Roma. Il campione di nuoto Massimiliano Rosolino è andato a trovarlo la settimana scorsa. Il campione ha visto in Manuel un ragazzo determinato e forte, pronto ad affrontare le difficoltà. Massimiliano Rosolino si è così espresso in quell’occasione su Manuel: “Sembra più forte di me. Bisogna stargli vicino, inondarlo di affetto, soprattutto tra qualche mese. Cercherà subito di fare riabilitazione. Spero, anzi, sono certissimo che la sua forza di volontà verrà premiata“.

Manuel Bortuzzo: la dedica di Bebe Vio
Massimilino Rosolino insieme a Manuel Bortuzzo

Il 5 febbraio, anche un altro campione di nuoto, Filippo Magnini, ha scritto a Manuel Bortuzzo un messaggio di solidarietà: “Forza Manuel! Assurdo quello che ti è successo, assurdo quello che stai passando, assurdo quello che sta vivendo la tua famiglia. (…) Da nuotatore quale sei ti dico ‘Forza e coraggio, lotta e non mollare mai’.”

I due malviventi che l’hanno sparato restano in carcere

Daniel Bazzano e Lorenzo Marinelli, i due malviventi che hanno sparato a Manuel Bortuzzo scambiandolo per un’altra persona, sono reclusi nel carcere di Regina Coeli. Questo è quanto stabilito dal gip del Tribunale di Roma, Costantino De Robbio.

I due sono accusati di omicidio premeditato e secondo il giudice per le indagini preliminari il pericolo di reiterazione del reato c’è ed è reale, per questo motivo non verranno scarcerati in attesa del processo. La forza di Manuel Bortuzzo non smette di stupire, anche in questo senso, il ragazzo ha infatti rivelato di non essere arrabbiato con loro e anzi sembra che provi quasi pena nei loro confronti: “Rabbia verso di loro? No, non ne provo, non la meritano. Sono già sfigati di loro a vivere in un ambiente del genere. Mi dispiace per i loro figli, ho letto che ne hanno“.

Ultimo Aggiornamento: 14/02/2019 16:13