Nelle ultime ore e giorni stanno trapelando numerose indiscrezioni e ipotesi su come potrebbe cambiare l’Italia della Fase 2 durante l’emergenza Coronavirus. Alcune non sono state smentite dal Governo, mentre su una in particolare il premier Conte si è apertamente dichiarato contrario: l’esonero degli over 60.
L’ipotesi esonero dal lavoro per gli over 60
La smentita è arriva direttamente nella sera di ieri, durante la presentazione di quelli che dovrebbero essere i punti fondamentali della prossima fase, che inizierà dal 4 maggio. Ieri sera Conte e Colao hanno sentito in videoconferenza i sindacati. Il capo della task force ha annunciato che ci sarà un ritorno al lavoro per circa 2,7 milioni di cittadini. Principalmente del settore manifatturiero, edile e qualche attività commerciale.
Una delle slide però, riportano numerose fonti, anticipava la possibilità che questo via libera all’attività lavorativa avrebbe previsto un esonero per chi ha più di 60 anni. Per loro, sarebbe possibile lavorare solo in regime di smart working, se possibile.
No di Conte a Colao sull’esonero
La smentita tuttavia è arrivata direttamente dal premier Conte durante la stessa conferenza. Stando alle parole riportate dal Corriere della Sera, avrebbe chiarito: “Voglio subito precisare che nella slide c’è una mera ipotesi di lavoro per la soglia anagrafica, astrattamente proposta dal gruppo del dottor Colao“.
Conte ha poi proseguito: “È una valutazione politica molto sensibile e vi dico subito che il Governo ragionevolmente non la raccoglierà“. Se fosse confermato, quindi, anche gli over 60 dei settori che ripartiranno il 4 maggio potranno tornare al lavoro.
Fase 2, quali misure riguarda fin ora
Il premier e i tecnici continuano a invitare alla calma. La fase 2 quindi, dice Conte, “Non significa un liberi tutti, ma non possiamo chiudere i cittadini in casa per sempre“. Solo nella giornata di oggi però sono circolate già numerose indiscrezioni su quali potrebbero essere le prime misure.
Tra queste:
- Ripartenza delle attività del manufatturiero e delle costruzioni
- Ancora chiusi bar e ristoranti, almeno fino a metà maggio
- Ok agli spostamenti, ma solo nella propria ragione (se non per motivi di necessità o lavorativi)
- Torna il permesso di fare jogging e andare in bici, ma no a sport di squadra e di contatto
- Permesse visite a familiari ed amici, ma niente assembramenti
- Autocertificazione non necessaria nel proprio comune, ma da portare con sé per altri spostamenti
- Trasporto pubblico “a numero chiuso”, con dispenser di gel igienizzante sui mezzi
In tutti i casi, sarà necessario mantenere la distanza sociale e avere sempre con sé i dispositivi di sicurezza, mascherina e guanti.