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Fedez e la raccolta fondi per il Coronavirus: “Ne esco con 15 denunce”

Pubblicato: 11/06/2020 22:51

Nuovo capitolo nella vicenda fra Fedez e il Codacons a causa della raccolta fondi che il rapper ha promosso per la creazione di un reparto di terapia intensiva a seguito della pandemia di Covid-19. Fedez ne ha parlato al quotidiano La Repubblica, sottolineando la sua buona fede, nonostante le denunce ricevute. Il rapper ne ha poi approfittato per commentare la gestione Coronavirus in Lombardia, citando il governatore Attilio Fontana.

La raccolta fondi e le “15 denuncie”

Fedez, allo scoppio dell’epidemia, ha lanciato, insieme alla moglie Chiara Ferragni, una raccolta fondi per la creazione di un reparto di terapia intensiva presso l’ospedale San Raffaele di Milano. La coppia ha scelto il portale GoFoundMe, ma questa scelta ha portato su di loro l’attenzione del Codacons, l’associazione italiana nata a tutela dei diritti dei consumatori. GoFoundMe, infatti, prevedeva una commissione facoltativa, e questo particolare non sarebbe stato comunicato in maniera trasparente.

Io comunque ne esco con 15 denunce del Codacons, se non ho perso il conto” ha raccontato il rapper a La Repubblica. “Loro hanno criticato la mia raccolta fondi e io ho risposto per le rime, facendo notare… aspetti, calibro le parole perché non voglio la denuncia numero 16 e non voglio che denuncino anche lei…. ecco, la diciamo poca trasparenza delle loro azioni” ha dichiarato.

Il risultato – ha proseguito Fedez – atti giudiziari per diffamazione, calunnia, associazione a delinquere, violenza, minacce plurime e induzione a commettere reati e una richiesta di 393mila euro di danni, che avranno solo l‘effetto di intasare i tribunali”. Il Codacons negli ultimi giorni si è concentrato anche su altri personaggi famosi, dal conduttore Salvo Sottile, al virologo Roberto Burioni.

Il commento del Codacons

Il Codacons, in un comunicato rilasciato a seguito dell’intervista a La Repubblica, ha risposto alle parole del cantante. “Sembra che Fedez abbia sviluppato una ossessione ai limiti del patologico nei confronti del Codacons, e oramai parla più di noi che di musica, che dovrebbe essere (ma non ne siamo sicuri) il suo mestiere”, scrive l’associazione. “In tutte le interviste che rilascia, compresa quella odierna su La Repubblica, parla di noi, tirandoci in ballo senza alcun motivo e lanciando messaggi del tutto falsi, ingannevoli e fuorvianti”.

Dopo aver specificato che la denuncia “verte unicamente sulla diffamazione e sull’istigazione all’odio e alla violenza sul web” il Codacons ha concluso paventando la 16° denuncia. “Speriamo che Fedez sia abbastanza intelligente da uscire dalla dipendenza dal Codacons in cui sembra essere caduto e non beccarsi la 16° denuncia con affermazioni diffamatorie e false”.

Il rapper: “Vorrei delle risposte vere e serie da Fontana

Fedez nell’intervista a La Repubblica ha parlato anche della gestione dell’emergenza sanitaria da parte della Regione Lombardia. Il rapper ha spiegato che “da cittadino io desidero che i soldi delle tasse che pago siano usati come si deve, non così”.

E sempre da cittadino – ha proseguito – se posso, dopo aver visto Report vorrei delle risposte vere e serie da Fontana“. Il riferimento è al caso della commessa affidata dalla Regione alla ditta della moglie e del cognato di Fontana. Inoltre, Fedez ha tirato in ballo anche un altro caso: “È il momento di approfondire quel che è successo, di punire certe persone. Penso alla Pivetti: vorrei che non avesse più a che fare con la cosa pubblica” ha concluso, con un riferimento alla vicenda legata al commercio di mascherine apparentemente non a norma.

L’elogio al comportamento degli itaiani: “siamo stati bravi

Fedez ha però voluto anche lanciare un segnale di speranza per come sarà il mondo terminata l’emergenza legata al virus. “Non c’è dubbio: per la prima volta ho percepito un senso collettivo di appartenenza all’Italia, la gente ha contribuito non solo con donazioni, ma anche con comportamenti civili e rispettosi” ha raccontato a La Repubblica.

Ho visto tassisti portare gratis medici e infermieri per esempio. Non so dire se siamo stati più bravi di altri Paesi, di sicuro siamo stati bravi, e questo già mi conforta” ha quindi concluso l’artista, elogiando il comportamento degli italiani.