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Viviana Parisi “temeva che le portassero via Gioele”: al vaglio i tabulati telefonici

Pubblicato: 18/08/2020 19:51

Sebbene il quadro si arricchisca di dettagli di giorno in giorno, a distanza di 15 giorni dalla tragedia e dall’inizio delle indagini, ancora non è possibile sapere cosa è realmente accaduto a Viviana Parisi, la dj torinese di 43 anni, e a suo figlio Gioele Mondello, il piccolo di 4 anni di cui ancora non si hanno notizie nonostante le ricerche disperate in corso da settimane. Ieri la deposizione del testimone che avrebbe visto Viviana e il piccolo Gioele subito dopo l’incidente stradale, oggi una novità dalla Procura di Patti che sta passando al vaglio i tabulati delle celle telefoniche di Caronia e di tutta la zona limitrofa al luogo della loro scomparsa.

Al vaglio i tabulati delle celle telefoniche di Caronia

Con l’analisi dei tabulati delle celle telefoniche la Procura di Patti si prefigge l’obiettivo di capire di si trovasse nella zona dell’incidente e della scomparsa di Viviana e Gioele quel tragico lunedì 3 agosto. “Capire chi fosse lì in quel momento“, dichiara il procuratore di Patti Angelo Cavallo, come riporta Il Giornale di Sicilia. Un ulteriore indagine volta a capire cosa possa essere accaduto a Viviana Parisi, trovata morta l’8 agosto, e al piccolo Gioele, tuttora scomparso nel nulla. “Sono indagini obbligatorie e di routine – spiega sempre il procuratore di Patti – aspettiamo i risultati, ci vuole qualche giorno“.

Gioele Mondello: scende in campo anche l’Esercito Italiano

Continuano intanto le disperate ricerche del piccolo Gioele cui non si hanno notizie da ormai 15 giorni. Dopo aver perlustrato tutta l’area circostante senza escludere casolari e pozzi, scende ora in campo nella ricerca anche l’Esercito: “Abbiamo anche il loro contributo: 10 squadre si uniranno a questa ricerca ed è un dato positivo perché operiamo in un territori sconfinato“, ha aggiunto Cavallo. Una collaborazione necessaria a fronte del vasto terreno a perlustrare mentre il tempo incalza inesorabilmente. Proprio per questo motivo lo stesso padre di Gioele e marito di Viviana, Daniele Mondello, ha voluto rinnovare il suo appello per ritrovare il figlio su Facebook dove ha chiesto a più persone possibili di unirsi alle ricerche.

Gioele Mondello
Il nuovo appello di Daniele Mondello, il padre del piccolo Gioele Mondello, scomparso lo scorso 3 agosto insieme alla madre Viviana Parisi. Fonte: Facebook

Continuano le ricerche: il nuovo appello di Daniele Mondello

Invito tutti quelli che si vogliono unire alle ricerche di mio figlio Gioele a presentarsi mercoledì 19 agosto presso il centro di Coordinamento sulla SS113 al distributore di benzina IP di Caronia – ha scritto Mondello su Facebook – Saremo lì intorno alle 7:30. Si raccomanda di indossare abbigliamento adeguato, pantaloni lunghi e maglie con le maniche lunghe per proteggersi dai rovi“. Ricerche a cui partecipano autonomamente anche i nonni del piccolo Gioele, i genitori di Viviana. Li stessi che ieri in Procura avevano avanzato il dubbio che il cadavere ritrovato nei boschi di Caronia potesse non appartenere a loro figlia. Un’ipotesi però del tutto demolita dalla Procura di Patti che a riguardo non ha assolutamente alcun dubbio.

Il perito: “Non si può escludere lo strangolamento

E proprio l’esito dell’autopsia sul corpo della donna si attende: i primi esami da parte dei medici legali non hanno permesso di escludere alcuna ipotesi su quanto possa essere accaduto a Viviana. I segni ritrovati sul cadavere, tra cui fratture e morsi, potrebbero essere compatibili con qualsiasi causa ed errore sarebbe escludere una pista senza elementi a suo sfavore. L’unica certezza, come evidenziato da Ventura Spagnolo a Fanpage.it, perito legale: “È certo solo che il cadavere non presentasse segni d’arma da fuoco o da taglio, non si può escludere lo strangolamento“.

Il legale dei Mondello: “Viviana temeva che le togliessero Gioele

Ma le novità non si limitano alle ricerche e a nuove indagini: sono tanti anche gli elementi che in questi giorni stanno finendo via via sul tavolo degli investigatori attivi sul caso. Di ieri la deposizione del testimone oculare, un turista che si trovava sul luogo dell’incidente il 3 agosto scorso, che avrebbe visto Viviana Parisi allontanarsi con il piccolo Gioele vivo in braccio. Secondo quanto riferito, Viviana Parisi si sarebbe mostrata impaurita ed agitata dopo l’incidente, volenterosa di allontanarsi con passo veloce dal luogo.

Le manie di persecuzione e la fragilità

Secondo quanto riportato da Il Giornale di Sicilia, il profilo di Viviana sarebbe stata molto fragile al momento della scomparsa. Il riferimento da fare è nuovamente a quel referto spuntato qualche giorno fa e di cui parlò anche la cognata della Parisi, la sorella di Daniele Mondello. Un referto che attesterebbe un disturbo sofferto da Viviana che da tempo avrebbe accusato manie di persecuzione. “Viviana era una donna fragile, aveva avuto problemi anche con manie di persecuzione e deliri mistici – le parole di Claudio Mondello, avvocato della famiglia Mondello, riportate da Il Giornale di Sicilia Per questo era stata in ospedale e aveva avuto delle cure“. Tra le paure nutrite da Viviana, ci sarebbe stata anche quella di poter perdere proprio il piccolo Gioele: “La donna passava da momenti di lucidità ad altri in cui era confusa e temeva, anche se non c’era alcun motivo reale, che le togliessero o che potesse perdere il figlio Gioele a cui era affezionatissima“.

Ultimo Aggiornamento: 18/08/2020 22:15