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Viviana Parisi, nuovi accertamenti nella sua auto: nessuna traccia di sangue

Pubblicato: 28/08/2020 15:38

Nonostante siano oltre 20 giorni che gli investigatori, i medici legali e tutte le Forze dell’Ordine si trovino all’opera per risolvere il giallo che avvolge la morte di Viviana Parisi e del figlio Gioele Mondello, tuttora non è ancora possibile formulare alcuna ipotesi sul loro, al momento, inspiegabile decesso.

Di qualche giorno fa l’esito dell’ispezione effettuata sul cranio del piccolo Gioele che evidenziava una “lesione da urto“, elemento che sarebbe stato compatibile nello scenario con quella crepa rinvenuta sul parabrezza dell’auto della Parisi. Poi la sconfortante rivelazione di Daniele Mondello che ha fatto risalire la lesione del vetro ad un tempo antecedente a quello dell’incidente stradale e ora i risultati di alcuni accertamenti effettuati all’interno dell’Opel Corsa.

Nuovi accertamenti nell’auto di Viviana Parisi

A Venetico, dove vivevano Viviana e Gioele insieme alla famiglia Mondello, nessuno ha mai davvero creduto all’ipotesi dell’omicidio – suicidio. Nulla però mai di fondato, solamente supposizioni e nessuna ipotesi sulla morte della dj 43enne e su quella del suo piccolo bimbo di 4 anni ha finora mai avuto modo di essere più forte di altre. Appena qualche giorno fa erano stati effettuati diversi esami sul cranio del piccolo Gioele sul quale è stata rinvenuta una lesione riconducibile, presumibilmente, ad un urto. Un urto che in un primo momento ha fatto subito immaginare potesse trattarsi di quello dovuto all’incidente, l’impatto tra l’Opel Corsa di Viviana Parisi e il furgone, avvenuto nel tratto autostradale che collega Messina a Palermo sulla A20.

La nuova ispezione: non ci sarebbero tracce di sangue

Ad aggiungersi alla lesione, un’ulteriore ispezione all’interno dell’auto della donna il cui parabrezza sarebbe stato trovato crepato in un punto tale da far presupporre che qualcuno possa averci sbattuto contro. Se così fosse stato, gli elementi in mano agli inquirenti porterebbero a valutare l’ipotesi che il piccolo Gioele, sbattendo violentemente contro il vetro a causa dell’urto tra i due mezzi, avrebbe potuto perdere la vita lasciando poi uno scenario semi-aperto su quanto accaduto successivamente a lui e alla madre.

I recenti accertamenti effettuati però ancora una volta all’interno dell’auto di Viviana Parisi e sul parabrezza, non hanno confermato la presenza di tracce di sangue. Come riporta TgCom24, le parole del procuratore di Patti: “Gli accertamenti effettuati all’interno del mezzo e sul parabrezza hanno finora fornito esito negativo, anche per quanto riguarda la presenza di tracce di sangue“. Esiti che sembrano andare a indebolire, di nuovo, l’ipotesi della morte di Gioele antecedente al suo arrivo nel bosco di Caronia insieme alla madre Viviana. “Il lavoro di consulenti incaricati degli esami autoptici, genetici e morfologici, nominato il 25 agosto, è tuttora in corso ed è nelle sue fasi iniziali; tale compito, come è facilmente intuibile, si preannuncia lungo, complesso e, per forza di cose, articolato in numerose sessioni“, ha aggiunto sempre il procuratore di Patti.