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Incidente corso Francia, Pietro Genovese condannato per la morte di Gaia e Camilla

Pubblicato: 19/12/2020 18:55

La sentenza sulla morte di Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli lo scorso dicembre su corso Francia è arrivata. Pietro Genovese, 21 anni, figlio del regista Paolo, è stato condannato a 8 anni per duplice omicidio stradale. La Procura ne aveva chiesti 5 per il tragico incidente che è costato la vita alle due studentesse. Soddisfazione delle famiglie delle vittime.

Gaia e Camilla, condannato Pietro Genovese

Pietro Genovese è stato condannato a 8 anni per l’incidente avvenuto la notte tra il il 21 e il 22 dicembre 2019, in cui morirono Gaia e Camilla. Il 21enne, che sta scontando già gli arresti domiciliari, è stato giudicato con rito abbreviato e riconosciuto colpevole di duplice omicidio stradale.

Nel verdetto ha pesato il parere dei tecnici, che hanno dovuto stabilire un possibile concorso di colpa per le vittime. Gaia e Camilla, infatti, non avrebbero attraversato corso Francia, arteria romana, sulle strisce e con il semaforo verde per i pedoni, almeno secondo la difesa. Una ricostruzione smentita dai testimoni, che hanno dichiarato la correttezza nell’attraversamento delle due ragazze.

La soddisfazione delle famiglie di Gaia e Camilla

Un punto questo su cui hanno insistito anche le famiglie delle vittime: “Le ragazze hanno attraversato sulle strisce, con il verde pedonale, i nostri avvocati sono stati bravissimi a dimostrare ciò. Non ci aspettavamo una sentenza così“, hanno dichiarato. C’è il dispiacere per il 21enne, ma la sentenza viene approvata: “Giustizia è stata fatta. Un grande dolore ma anche una grande vittoria per noi. Le bambine non torneranno più a casa ma abbiamo avuto la soddisfazione dell’assenza del concorso di colpa“, hanno commentato le madri di Camilla Romagnoli e Gaia Von Freymann.

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La ricostruzione dell’incidente su corso Francia

Il pm Roberto Felici aveva chiesto la condanna a 5 anni. Le dinamiche che sono state ricostruite riportano che Pietro Genovese viaggiava sopra il limite di velocità con un tasso alcolemico 3 volte superiore al consentito. La Procura ha contestato anche l’utilizzo del cellulare alla guida, ma il 21enne ha sostenuto, insieme alla difesa, l’impossibilità di evitare Gaia e Camilla, che sarebbero spuntate all’improvviso. Genovese, inoltre, ha contestato l’accusa di aver cercato di fuggire dopo l’incidente.

Ultimo Aggiornamento: 19/12/2020 18:56