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Saman, le ricerche del corpo della 18enne scomparsa a Novellara si interrompono dopo 67 giorni

Pubblicato: 12/07/2021 19:03

Si interrompono le ricerche del corpo di Saman Abbas, la 18enne scomparsa a Novellara (Reggio Emilia), secondo gli inquirenti uccisa per essersi opposta a un matrimonio combinato dalla sua famiglia in Pakistan. L’attività di decine di uomini e speciali unità cinofile è durata 67 giorni.

Saman, sospese le ricerche del corpo della 18enne scomparsa a Novellara

Sono state sospese, dopo oltre 2 mesi, le ricerche del cadavere di Saman Abbas nelle campagne della Bassa Reggiana in cui, secondo gli inquirenti, potrebbe essere stato occultato da alcuni componenti della sua famiglia dopo il presunto omicidio per “l’oltraggio” di essersi opposta a un matrimonio forzato.

Lo stop all’attività di ispezione, secondo quanto riferito dall’Ansa, riguarderebbe l’area dell’azienda agricola di Novellara (Reggio Emilia) in cui la giovane viveva insieme ai genitori e dove si pensa sia sepolto il suo corpo. Per 67 giorni, 500 carabinieri, diverse unità cinofile speciali (una delle quali arrivata dalla Germania e esperta nel ritrovamento di ossa umane), Vigili del fuoco con natanti, polizia provinciale hanno scandagliato la vasta zona per ritrovarla. Ma nulla sarebbe emerso.

Saman Abbas: il punto sulle indagini

Per individuare il corpo della 18enne pakistana sono stati utilizzati anche strumenti come geo scanner in hd, elettromagnetometri e droni per verificare l’eventuale presenza di anomalie nei terreni vicini all’abitazione della famiglia e all’azienda agricola in cui il padre di Saman prestava servizio. Sono state effettuate analisi delle informazioni satellitari e delle telecamere dell’area, alcune delle quali avrebbero restituito agli inquirenti un filmato sospetto (in cui si vedrebbero 3 uomini della famiglia aggirarsi vicino alla casa della giovane armati di pala e attrezzi potenzialmente utili a scavare una fossa).

Nonostante la sospensione delle ricerche, le indagini dei Carabinieri continuano, volte non solo al ritrovamento della 18enne, ma anche alla cattura dei parenti al momento ancora latitanti. Si tratta di 4 dei 5 indagati per omicidio premeditato, sequestro di persona e occultamento di cadavere nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla Procura di Reggio Emilia sulla scomparsa di Saman: Shabbar Abbas e Nazia Shaheen (genitori della 18enne), Danish Hasnain (zio della stessa, indicato dal fratello minore quale esecutore materiale del delitto), e Nomanhullaq (cugino di Saman). Il quinto indagato è Ikram Ijaz, altro cugino arrestato il 28 maggio scorso e dichiaratosi estraneo ai fatti contestati. Per lui, poche ore fa, il Tribunale del Riesame avrebbe rigettato l’istanza di scarcerazione presentata dalla difesa.