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Omicidio Mario Cerciello Rega, a due anni dalla morte il ricordo della moglie Rosa Maria Esilio

Pubblicato: 26/07/2021 13:31

Sono passati due anni dalla tragica morte di Mario Cerciello Rega, il vice-brigadiere ucciso con 11 coltellate durante una colluttazione con Finnegan Lee Elder, cittadino statunitense in Italia insieme a Gabriel Natale Hjorth. Il 5 maggio scorso i due sono stati condannati all’ergastolo, con due mesi di isolamento diurno e a un milione di euro di provvisionale immediatamente esecutiva a favore delle parti civili.

A due anni da quella notte fatale per il marito, Rosa Maria Esilio ha ricordato Mario Cerciello Rega e come ha affrontato il lungo processo che ha portato alla condanna in primo grado.

La vedova di Mario Cerciello Rega ricorda il marito

Rosa Maria Esilio ha ricordato il marito Mario Cerciello Rega, a due anni dalla tragica morte. Il suo dolore è forte come il suo coraggio che, come lei stessa ha racconta all’AdnKronos, in un’intervista esclusiva, è proprio Mario a darle: “A volte chiudo gli occhi e lo vedo mentre mi guarda coi suoi occhi celesti e mi sorride mentre mi stringe la mano, con le nostra dita intrecciate senza lasciarle, questo mi da infinito coraggio“.

Sono passati due anni, manca da più di settecento giorni, troppo lunghi e dolorosi. Ma mio marito Mario è con me sempre, è presente in tutto quello che mi sono trovata a vivere e ad affrontare senza di lui, è in ogni istante. È lui che mi dà la forza, perché Mario aveva una gran voglia di vivere” ha detto ancora.

Il processo per la morte di Mario Cerciello Rega

Maria Rosa Esilio, vedova di Mario Cerciello Rega, torna a parlare dopo la sentenza promulgata il 5 maggio scorso dal Tribunale di Roma; quasi due anni di processo, “43 udienze molto difficili, alle quali ho sempre voluto partecipare” ha raccontato sempre all’AdnKronos. Ripercorrendo quei momenti, Rosa Maria Esilio ha svelato quale fossero i più difficili: ogni volta che risentiva gli ultimi momenti del marito.

(…)Per me e per coloro che hanno assistito a quell’udienza, è stato ascoltare in aula l’angosciosa telefonata alla centrale operativa da parte del collega che chiedeva di inviare i soccorsi perché Mario era stato accoltellato e tentava invano di soccorrerlo. (…) Un momento difficile per tutti i presenti. Stare lì ad ascoltare quel momento così concitato, le voci, i toni, i respiri affannosi e sofferenti di mio marito Mario ha scandito e squarciato un tempo sospeso tra la vita e la morte, erano i suoi ultimi respiri, l’amore della mia vita stava morendo. E tutto questo squarcia dentro”.

Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth sono stati condannati in primo grado all’ergastolo, con due mesi di isolamento diurno e una provvisionale da 1 milione di euro da pagare alle parti civili. I legali dei due giovani però si sono fermamente opposti alla decisione dei giudici, arrivata dopo 13 ore di Camera di Consiglio, “Questa sentenza rappresenta una vergogna per l’Italia”, aveva detto l’avvocato Renato Borzone, difensore di Elder. “Non ho mai visto una cosa così indegna. Qui c’è un ragazzo di 19 anni che è stato aggredito” annunciando così, come per i legali di Hjorth, il ricorso in appello.

Il ricordo di Mario Cerciello Rega a Somma Vesuviana

Era un uomo giusto, coraggioso e leale che si impegnava e si sacrificava per i valori in cui credeva, ogni giorno nella semplicità quotidiana, come Carabiniere e come marito, figlio, fratello e amico. Era molto generoso, dedicava il suo prezioso tempo a chi ne aveva bisogno, donava il suo sorriso o un aiuto concreto con tanta discrezione e sensibilità, era umile e onesto, ricco di valori di altri tempi e di un forte senso del dovere. Tutto il suo essere è con me e in tutto quello che mi trovo a vivere” ha detto ancora Rosa Maria Esilio.

Il valore umano e lavorativo di Mario Cerciello Rega sono stati riconosciuti dallo Stato; come raccontato sempre ad Adn, da Rosa Maria Esilio, il 5 giugno scorso in occasione del 207° anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri le è stata consegnata la Medaglia d’Oro al Valor Civile in sua memoria. Il 13 giugno scorso, in via Pietro Cossa a Roma è stata scoperta una stele commemorativa per Mario Cerciello Rega, nel luogo dove è stato accoltellato.

Nella giornata di domenica 25 luglio invece, a Somma Veusuviana, paese d’origine di Mario Cerciello Rega, si è tenuta una messa celebrativa in suo ricordo alla quale, riferisce Quotidiano Nazionale Roma, ha partecipato anche il Generale di Divisione Maurizio Stefanizzi. La messa è stata celebrata presso il Complesso Monumentale di Santa Maria del Pozzo, dove Mario Cerciello Rega e Rosa Maria Esilio si erano sposati. Il sindaco di Somma Vesuviana ha ribadito che Mario Cerciello Rega non sarà mai dimenticato dalla comunità e che alla sua memoria sarà dedicata la scuola elementare.