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Massimo Giletti e la competizione tra i colleghi: “Lilli Gruber? Chiedetelo a lei perché non mi invita”

Pubblicato: 07/10/2021 19:35

Dopo tanti anni passati in Rai, dal 2017 il conduttore e giornalista Massimo Giletti è passato a La7 conducendo con successo il suo programma Non è l’arena. Il clima che si respira negli studi dell’emittente di Cairo però non deve essere molto disteso, almeno secondo quanto recentemente dichiarato da Giletti.

Massimo Giletti dalla Rai a La7

Malgrado le voci circolate la scorsa primavera riguardo un presunto addio, anche questa stagione vedrà Massimo Giletti alla conduzione del suo Non è l’arena. Il programma d’inchiesta si è spostato al mercoledì in prima serata a competere contro Chi l’ha visto.

Non è un mistero che tra La7 e la tv di stato ci sia competizione ma tra giornalisti e conduttori della stessa rete? Di questo e di molto altro ha parlato Giletti in un’intervista rilasciata al settimanale Chi. Rispondendo ad una domanda rispetto alla battaglia di ascolti tra emittenti il giornalista ha confermato: “A La7 ci sono tutti giornalisti che vengono dalla Rai e questo dovrebbe far riflettere.” 

Le voci dei dissapori tra Massimo Giletti e i colleghi

Proseguendo l’intervista, Massimo Giletti ha risposto così alla domanda sulla competizione tra i programmi di approfondimento della rete del Gruppo Cairo: “C’è ed è giusto ci sia, in una squadra forte ci deve essere competizione anche fra i giocatori.” 

Ed ha aggiunto, a proposito dell’assenza di inviti da parte dei colleghi ed in particolare Lilli Gruber: “Perché non mi invita? Bisogna chiederlo a lei, magari  fra poco ci smentirà.” Ed ha infine dichiarato: “Fino a un certo punto mi ha anche invitato, ma non mi chiedo perché abbia smesso, penso al mio programma e rispondo alla mia coscienza.”

Questa non è la prima volta che dalle parole del giornalista trapelano dissapori tra colleghi. Già la scorsa primavera, in occasione di un’ospitata a #Cartabianca su Rai 3 il conduttore si era detto amareggiato e deluso per non aver mai ricevuto parole di conforto da parte dei suoi colleghi storici. Vivo sotto scorta e sono stato lasciato solo da tanti colleghi. Se questa battaglia contro i boss, nel periodo del Covid, l’avessimo fatta in tanti, non sarei entrato nel mirino di Cosa nostra” aveva raccontato al Corriere della Sera

Un clima dunque, quello che si respira a La7, non certo disteso e che ha portato Massimo Giletti a vivere da “separato in casa” con i suoi colleghi, lasciato solo, a suo dire, da Lilli Gruber, Corrado Formigli e Giovanni Floris.