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Ravanusa, ritrovato il corpo di Calogero Carmina, uno degli ultimi due dispersi nel disastro dell’esplosione

Pubblicato: 14/12/2021 17:31

È stato ritrovato il corpo di Calogero Carmina, uno dei due ultimi dispersi del disastro di Ravanusa, dove diverse palazzine sono rimaste coinvolte in una terribile esplosione dovuta, probabilmente, da una fuga di gas (ipotesi ancora da verificare). La tragedia si è consumata nella prima serata di sabato e ha coinvolto diverse persone, compresa una giovanissima coppia in attesa del primo figlio.

I vigili del fuoco stanno ormai lavorando ininterrottamente da giorni, districandosi tra le macerie, scavando anche a mani nude, per cercare di raggiungere tutti i dispersi. Il bilancio della tragica esplosione si è aggravato sempre di più con il passare delle ore; ora resta un solo disperso.

Ritrovato il corpo di Calogero Carmina a Ravanusa

La notizia è stata battuta da pochi minuti, il corpo di Calogero Carmina è stato individuato dai vigili del fuoco sotto le macerie delle palazzine distrutte a Ravanusa (Agrigento). Insieme a lui, nell’appartamento, quella drammatica sera di sabato 11 dicembre c’era anche il figlio Giuseppe che pare fosse passato per un saluto.

Secondo quanto riferito da La Presse che fa riferimento ai carabinieri di Licata, il corpo dell’uomo è stato ritrovato nel garage, punto in cui da stamattina si erano concentrate le ricerche. Al momento manca all’appello l’ultimo disperso del disastro, ovvero Giuseppe, figlio di Calogero Carmina.

Chi sono le vittime del disastro di Ravanusa

Sono 8 ad ora le vittime accertate del disastro di Ravanusa e due donne sopravvissute. C’è Selene Pascariello, infermiera ad Agrigento incinta del suo primo figlio, il marito Giuseppe Carmina, i suoceri Angelo Carmina e Maria Crescenza Zagarrio, loro abitavano al terzo piano. Ci sono ancora Calogera Gioachina Minacori e il marito Calogero (ritrovato oggi) e il figlio Giuseppe, ancora disperso. Pietro Carmina, docente di storia e filosofia in pensione dal 2018 e la moglie Carmela Scibetta.

Le due sopravvissute sono invece Rosa Carmina, 80 anni, e Giuseppa Montana, sua cognata, entrambe le donne sono ricoverate presso l’ospedale di Licata.

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Ultimo Aggiornamento: 14/12/2021 17:32

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