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Matteo Salvini propone Roma per i negoziati tra Russia e Ucraina: “Proponiamoci come culla della pace”

Pubblicato: 27/02/2022 15:50

Ore decisive per la risoluzione della guerra tra Russia e Ucraina: dopo ripetuti fallimenti nei negoziati, Zelensky ha annunciato di aver accettato un incontro al confine Ucraina-Bielorussia. Il leader della Lega Matteo Salvini invece propone Roma e l’Italia come possibile culla della pace.

Sì ai negoziati tra Russia e Ucraina: Salvini propone Roma

Al quarto giorno di conflitto, le diplomazie provano ancora a battere un colpo: fino ad ora i tentativi di negoziati tra Putin e Zelensky sono andati in fumo, soprattutto dal momento che la Russia ha proposto Minsk, capitale della Bielorussia, come sede dell’incontro. Secco no dal governo ucraino, ma in mattinata il compromesso sarebbe stato raggiunto: il presidente Lukashenko avrebbe fatto da garante e le due delegazioni dovrebbero incontrarsi vicino al confine ucraino-bielorusso, a Pripyat. “Lukashenko si è assunto la responsabilità di garantire che tutti gli aerei, elicotteri e missili di stanza sul territorio bielorusso rimangano a terra durante il viaggio, i colloqui e il ritorno della delegazione ucraina” ha spiegato Zelensky.

Intanto, dall’Italia Matteo Salvini – che si è detto contrario al blocco dello Swift – ha proposto una soluzione alternativa. Per il leader della Lega, i negoziati di pace tra Putin e Ucraina potrebbero tenersi proprio nella capitale: “Le parti devono sedersi entrambi davanti allo stesso tavolo. Sarebbe bello che fosse a Roma. Proponiamoci come culla della pace” ha detto a Mezz’ora.

Salvini si smarca da Putin: “Approfitta di un Occidente diviso

Il parere di Salvini è particolarmente attenzionato in questi giorni: il leader ed ex Ministro in passato ha infatti espresso posizioni vicinissime alla politica di Putin. “Cedo due Mattarella in cambio di mezzo Putin” aveva detto nel 2015 in un post ora tornato virale e cancellato dal suo profilo. Sullo stesso, ieri Salvini ha dichiarato che “i pentimenti si fanno in chiesa” e che “Io non vado a chiedere conto agli altri di quello che hanno detto 5 anni fa“. Poi, si è smarcato ulteriormente dicendo “Non vado in Russia da anni, anche perché quando andavo la metà dei giornalisti si inventava cose strane. Quindi lascio che in Russia ci vadano Draghi, Macron e Scholz“.

A Mezz’ora, pochi minuti fa, il leader della Lega ha poi aggiunto: “Putin l’ho incontrato una volta nel 2014 ma sulla vicenda Ucraina sicuramente ha approfittato di un Occidente diviso, impaurito e in fuga, come quella degli Stati Uniti dall’Afghanistan“. Una posizione che in parte contesta quanto dichiarato ieri da Joe Biden, secondo cui l’invasione di Putin in Ucraina ha ottenuto l’effetto contrario e compattato Europa, Stati Uniti e Nato. Un’alleanza che si farà ancora più salda, specie ora che Putin ha alzato l’allerta per il deterrente nucleare.