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La guerra in Ucraina non conosce pace: nuovo chance di tregua e negoziati. Sanzioni da Visa e Mastercard in Russia

Pubblicato: 06/03/2022 10:02

Undicesimo giorno di conflitto in Ucraina: dopo il fallimento della tregua, oggi ci sarà un nuovo tentativo di aprire corridoi umanitari per le città più colpite. Mentre a Kiev e altre città piovono bombe e si spara strada per strada, le diplomazie proseguono il loro finora vano tentativo di mettere fine al conflitto: nuova telefonata tra Zelensky e Biden, Putin incontra il premier israeliano Bennett. Visa e Mastercard, intanto, sanzionano la Russia.

Tregua umanitaria, secondo tentativo: riparte il corridoio per evacuare i civili da Mariupol

Era stata annunciata per ieri mattina alle 10 italiane una tregua per permettere l’evacuazione di civili dalle città di Mariupol, centro nevralgico dell’attacco russo, e Volnovakha. Poi, Kiev e Mosca hanno denunciato reciproche violazioni del cessate il fuoco e dall’Ucraina hanno riferito che solo 400 persone sarebbero riuscita a scappare dalla città sotto assedio. Sul Mar d’Azov aleggia lo spettro di una nuova Stalingrado: la città sarebbe già senza elettricità, calore e cibo. Secondo quanto riferito dalla municipalità di Mariupol, sarebbe prevista per le 11 italiane di oggi una nuova tregua per dare finalmente il via ai corridoi umanitari. Si punta a mettere in salvo i civili, poi continuerà la battaglia strada per strada: il Cremlino vuole conquistare la città per garantirsi un accesso diretto al Paese tramite la Crimea e il Donec’k.

Telefonata Biden-Zelensky, lunedì altri negoziati con la Russia

Nella notte il presidente Zelensky ha reso noto in un tweet di aver avuto un altro colloquio telefonico con Joe Biden: “Come parte del costante dialogo, ho parlato con il POTUS. L’agenda ha incluso temi di sicurezza, supporto finanziario per l’Ucraina e il proseguo delle sanzioni contro la Russia“. Sanzioni che, ha dichiarato ieri Vladimir Putin, se dovessero proseguire saranno ritenute una dichiarazione di guerra diretta alla Federazione Russa. Il leader del Cremlino, intanto, ha avuto un colloquio di tre ore con il premier israeliano Naftali Bennett: i media israeliani citati da Adnkronos riferiscono che il tema dell’incontro sarebbe stato l’accordo nucleare con l’Iran a Vienna, ma anche la situazione dei connazionali in Ucraina. Tra le diplomazie internazionali al lavoro, ci sarebbe anche la Turchia: il presidente Erdogan, ha detto il portavoce a Trt Haber, è disponibile a ospitare un incontro Zelensky-Putin. È atteso per lunedì 7 marzo 2022 un terzo round di negoziati, ma il clima è di sfiducia, soprattutto dopo la notizia del mediatore ucraino ucciso in quanto sospetta spia russa.

Visa e Mastercard: stop ai pagamenti con carte da e per la Russia

Tra le società che si stanno smarcando dalla politica d’invasione di Putin, si aggiungono ora i colossi dei servizi di pagamento Visa e Mastercard, pronte a sanzionare la Russia. Il CEO Visa Al Kelly ha detto che sono “obbligati ad agire in seguito all’invasione russa dell’Ucraina e agli eventi inaccettabili a cui abbiamo assistito” cita Adnkronos. Così anche Mastercard: “Le carte emesse dalle banche russe non saranno più supportate dal nostro sistema“. Significa, in sostanza, che dalle carte di pagamento con il loro logo non potranno più essere avviate transizioni da e per la Russia. Sul fronte interno non dovrebbero quindi esserci problemi, sottolinea la banca russa Sberbank, ma dopo il blocco dello Swift e le altre sanzioni prosegue l’isolamento russo dal resto del mondo.