Vai al contenuto

Miele, 17 su 20 sono contraffatti: cosa c’è davvero dentro. Cosa rivelano i test

Pubblicato: 21/02/2025 15:16
miele

È in corso uno scandalo miele. A causa della crescente domanda e del prezzo di produzione elevato, negli ultimi anni il miele viene sempre più adulterato. In pratica viene venduta una sostanza spacciata per miele puro quando in realtà non è così. Squadre investigative internazionali sulle tracce dei falsari e squadre antifrodi in Europa sono al lavoro con lo scopo di scovare mieli non autentici. Ad esempio nel 2023 la campagna di controllo degli alveari ha scoperto che il 46% dei campioni di miele analizzato era adulterato con la conseguenza che 133 imprenditori sono stati sanzionati. I falsari però sanno bene che un miele adulterato non passerebbe i controlli delle autorità e così hanno ideato un metodo di manipolazione in grado di superare il test. Ma come fanno? E cosa contiene, quindi, molto del miele commerciale che consumiamo?
Leggi anche: L’Europa vieta caminetti e stufe: a partire da quando e perché. È rivolta

Lo stratagemma sta nell’aggiungere sciroppo di zucchero da spacciare come miele e ottenere profitti maggiori. Come segnala Money.it, per questo da circa 8 anni gli scienziati stanno lavorando ad un nuovo metodo di test per scoprire se un miele è autentico o meno basato sul DNA. Spiega Alessandro Nuzzo: “Per individuare le contraffazioni del miele, vengono identificati diversi milioni di sequenze di DNA di piante, batteri, funghi, animali e anche esseri umani”. Utilizzando questo nuovo test del DNA si è in grado di scoprire se un miele è davvero puro o se è adulterato. Tale test, ad esempio, ha permesso di classificare come non autentico già diversi campioni prelevati in Svizzera e venduti da rivenditori tedeschi e austriaci. Proprio in Svizzera l’ultima analisi commissionata da Kassensturz ha classificato 17 dei 20 mieli analizzati come non autentici.

iIl laboratorio svizzero ha considerato autentici solo i tre mieli svizzeri mentre tutti gli altri importati non hanno superato il test. Tra i marchi analizzati troviamo: Aldi, Globo, Lidl, Naturaplan, Langnese, Cooperativa, MBilancio, Nectaflor, Apimiel, Spar, Alnatura, Migros, Denner. Va detto, però, che diverse aziende hanno già criticato il risultato del test e il metodo di analisi utilizzato, sostenendo che i loro metodi scientificamente riconosciuti utilizzati dai laboratori per il controllo qualità del miele hanno sempre dato risultati impeccabili. Dov’è la verità? Si attendono nuovi sviluppi. Intanto, il campanello d’allarme è suonato, e dalla Svizzera ora si sta diffondendo in tutta Europa, con gli Stati in allerta e pronti a nuovi controlli, Italia compresa.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure