Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l’arresto per il romeno 26enne accusato di omicidio stradale plurimo e omissione di soccorso in merito all’incidente avvenuto nella notte tra sabato e domenica a Jesolo.
Nel sinistro sono morti 4 ragazzi tra i 22 e i 23 anni che viaggiavano a bordo di una Peugeot finita in un canale. Solo una ragazza del gruppo è sopravvissuta, è stata la sua testimonianza a permettere di identificare l’uomo. Dal canto suo il 26enne continua a ribadire quanto dichiarato durante il primo interrogatorio, ovvero di non essersi accorto di nulla.
Jesolo: convalidato l’arresto
Il gip Massimo Vicinanza ha convalidato gli arresti domiciliari per il 26enne accusato di aver speronato l’auto sulla quale viaggiavano i 5 ragazzi vittime dell’incidente della notte tra sabato e domenica scorsi. L’auto sulla quale viaggiavano è stata speronata e buttata fuori strada, finendo nel canale Ca’ Nani.
Durante l’udienza preliminare il 26enne, assistito dal suo avvocato Rodolfo Marigonda, ha ripetuto quanto riferito nella tarda serata di domenica al pm Giovanni Gasparini. L’uomo era a bordo della sua auto, una Golf grigia, segnalata da una testimone e dalla stessa ragazza sopravvissuta, ma non si è minimante accorto di quanto accaduto, spiegando di aver solo udito l’urto allo specchietto retrovisore.
Domani i funerali dei 4 ragazzi
Si terranno alle 10 di domani i funerali delle 4 vittime del terribile incidente. La funzione si terrà presso il campo sportivo di Musile Piave, vi prenderà parte anche il Presidente della Regione Luca Zaia.
Anche la città di Jesolo si è unita al lutto della cittadina originaria dei ragazzi, il sindaco Valerio Zoggia parla di “un gesto doveroso da parte nostra per testimoniare la vicinanza alle famiglie a tutti i cittadini delle vicine comunità di Musile di Piave e San Donà di Piave che stanno vivendo il momento del lutto e del dolore”. Un momento che il sindaco definisce “della solidarietà e del cordoglio”.