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Sanremo 2020, i top e i flop della quarta serata del Festival

Pubblicato: 08/02/2020 09:04

Anche ieri sera, a Sanremo, si è toccato il cielo con un dito. Il Festival di Sanremo si avvia verso l’ultimo giro di boa lasciando alle sue spalle un’ennesima serata ricca di forti emozioni e sorprese. Dal bacio di Fiorello a Tiziano Ferro all’improvviso abbandono di Bugo: tutti i top e i flop della quarta serata del Festival.

I top della quarta serata del Festival

Fiorello, l’ago della bilancia

Inutile sprecare parole ulteriori: quando è assente, si sente e quando c’è, è tutta un’altra storia. Parliamo ovviamente di Rosario Fiorello, un tuttofare sul palco dell’Ariston che interviene laddove Amadeus vuole o dove Amadeus ha bisogno. Anche ieri sera lo showman si è reso essenziale per l’ottima riuscito dello spettacolo e sono stati tanti i momenti in cui, grazie a lui, tutto si è risolto con grosse risate.

Salito sul palco reduce da qualche lieve discussione a distanza con Tiziano Ferro per via della “durata eccessiva” di alcuni suoi interventi che avrebbe fatto poi scalare anche le esibizioni, Fiorello non conosce rancore e insieme al cantante sul palco dell’Ariston regala forti emozioni. Superato il “complesso di Maria De Filippi”, che lo ha portato a risalire sul palco con tanto di parrucca bionda (di nuovo), Fiorello e Tiziano Ferro senza alcuna tensione duettano insieme sulle note di Finalmente tu. Un momento coinvolgente poi culminato con uno scherzoso bacio sulle labbra.

Leo Gassmann, vincitore delle Nuove Proposte e orgoglio di papà

Impossibile non citare poi il giovane campione delle Nuove Proposte, Leo Gassmann. In assoluto il “migliore” a tutti gli effetti con la sua Vai bene così che ha costretto al secondo posto Tecla Insolia. Una vittoria che è anche una rivincita per il giovanissimo Gassmaan, da sempre nel mirino degli haters considerato spesso e volentieri solamente con l’appellativo “il figlio di”. Una vittoria tutta meritata la sua che lo porta sulla vetta del podio a fissare le telecamere attonito mentre Amadeus gli consegna tra le braccia i premi e papà Alessandro, da casa, orgoglioso esplode di gioia.

Amadeus, genuino e professionale al timone del Festival

Non una parola di troppo, non una sbavatura, non troppa rigidità nel condurre un Festival dal sapore assolutamente tradizionale, veritiero e spontaneo. Un “frontman” flessibile, situazionista, capace di adattarsi all’irriverenza di Fiorello e di emozionarsi mentre Tiziano Ferro fa rivivere sul palco vecchi successi del passato. Genuino anche nelle situazioni più difficili, non nasconde le difficoltà e si comporta come un direttore artistico di Sanremo dovrebbe saper fare distinguendosi per eleganza e savoir faire. Anche di fronte all’addio improvviso di Bugo dal palco, Amadeus mantiene la classe del navigato conduttore e non si lascia prendere dall’agitazione evitando di essere risucchiato dalla fatalità.

I flop della quarta serata del Festival

Antonella Clerici senza lode

Non un vero e proprio flop ma sarebbe più il caso di dire “niente di che”. Alte (un po’ troppo?) le aspettative caricate sulle spalle di Antonella Clerici, la personalità femminile che insieme a Francesca Sofia Novello è salita sul palco dell’Ariston nel corso della quarta serata per accompagnare Amadeus.

Leggermente rigida al principio, sin dalla discesa della scalinata iniziale e lievemente bacchettona quando arriva lo sketch che la vuole insieme ad Amadeus di fronte al pubblico per svelare i “segreti” del successo del Festival 2020. Per tutto il corso della puntata, la sua presenza sul palco non è decisiva e spesso passa quasi in sordina. Un ritorno al Festival lievemente sottotono.

Francesca Sofia Novello trasparente al fianco di Amadeus

Sulla scia di Rula Jebreal e Alketa Vejsiu, Francesca Sofia Novello avrebbe dovuto rispondere ad aspettative davvero altissime. La sua partecipazione, al centro del dibattito pubblico dopo la conferenza stampa che ha anticipato il Festival, è stata sicuramente una delle più osservate e attese. Giunta sul palco, il primo sketch con Amadeus la vuole proprio dietro ad una fantomatica linea “calcistica” che la pone “un passo indietro“, una vera provocazione da parte di Amadeus per rompere l’imbarazzo su un episodio che è ormai destinato a esaurirsi e morire con la fine del Festival stesso. Quel che viene dopo però, al di là di un’esibizione al pianoforte e un cambio look invidiabile, non è nulla di particolarmente forte o capace di rimanere impresso. Leggermente insipida, la presenza della Novello non è stata l’ago della bilancia.

L’improvviso addio di Bugo

In ultimo, l’apoteosi del flop: l’addio improvviso, nel cuore dell’esibizione, da parte di Bugo che ha lasciato da solo sul palco il compagno Morgan esterrefatto. Verso la fine della serata, giunto il momento della loro esibizione in qualità di big in gara, sotto gli occhi sgomenti del pubblico dell’Ariston il cantautore Bugo ha lasciato il palco rifugiandosi dietro le quinte rincorso da Morgan.

Un’andata senza ritorno che rischia di compromettere lo show – salvo poi l’intervento su due piedi di Fiorello che ha saputo capovolgere una situazione difficile in qualcosa di esilarante – che ha poi trovato epilogo nell’ufficiale squalifica dal Festival di Sanremo di Bugo e Morgan, in gara con la loro Sincero. Dietro all’abbandono, il giallo del testo della canzone che Morgan avrebbe cambiato in una vera e propria invettiva nei confronti del cantautore.