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Denise Pipitone, Maria Angioni a processo per false dichiarazioni: rinvio a giudizio per l’ex pm che indagò sul caso

Pubblicato: 30/07/2021 10:55

Rinvio a giudizio per Maria Angioni, l’ex pm di Marsala che indagò sul caso di Denise Pipitone nell’immediatezza della scomparsa della bimba di Mazara del Vallo, nelle prime fasi dell’inchiesta tra il 2004 e il 2005. Oggi giudice a Sassari, Angioni andrà a processo dopo essere stata iscritta nel registro degli indagati dalla stessa Procura con l’ipotesi di false dichiarazioni a pubblico ministero.

Denise Pipitone, l’ex pm Maria Angioni a processo per false dichiarazioni

Maria Angioni a processo per false dichiarazioni a pubblico ministero: secondo quanto riporta Ansa, l’ex pm di Marsala che si occupò della scomparsa di Denise Pipitone nelle prime battute d’inchiesta, tra il 2004 e il 2005, sarebbe stata rinviata a giudizio.

Dopo la riapertura delle indagini sul caso a 17 anni dalla sparizione della bimba di Mazara del Vallo, nei mesi scorsi Maria Angioni aveva parlato di presunti depistaggi e le sue parole, insinuatesi come una bomba tra le più recenti cronache a mezzo stampa e tv sulla vicenda, si sono innestate nel tessuto degli eventi come un prepotente rumore di fondo, e sono finite poi al vaglio della Procura. La stessa che l’avrebbe poi iscritta nel registro degli indagati con l’ipotesi di falsa testimonianza.

Denise Pipitone, rinvio a giudizio per l’ex pm Angioni: fissata la prima udienza del processo

Oggi Maria Angioni è giudice del Lavoro a Sassari e, secondo quanto riportato da La Stampa, a suo carico la Procura di Marsala avrebbe disposto la citazione a giudizio davanti al Tribunale in composizione monocratica. La prima udienza del processo sarebbe stata fissata per il prossimo 23 dicembre.

Sentita a sommarie informazioni, quindi come testimone, dopo aver parlato in tv di presunti tentativi di depistaggio e gravissime falle nell’alveo dell’inchiesta condotta 17 anni fa sulla scomparsa di Denise Pipitone, avrebbe confermato ai magistrati le dichiarazioni avanzate davanti alle telecamere. Alcune delle circostanze riferite dall’ex pm, oggetto di recenti accertamenti da parte dei colleghi marsalesi, non avrebbero però trovato riscontro. Da qui l’incriminazione per false dichiarazioni a pubblico ministero a cui sarebbe seguita una nuova convocazione in Procura nella veste di indagata, con un avviso di garanzia.

La Angioni, riferisce Ansa, avrebbe poi chiesto di essere nuovamente sentita dalla Procura di Marsala, ma non si sarebbe presentata. Poche settimane fa ha reso noto di avere “depositato due denunce per reati gravi, in relazione a tutto quanto avvenuto circa la mia posizione processuale“.

Maria Angioni sul caso Pipitone: “Voglio il processo

Se ritrattassi e, abiurando, dichiarassi che quanto ho detto al Pm non è vero, il procedimento penale a mio carico si chiuderebbe subito“, ha detto via Facebook qualche settimana fa Angioni, prima di sottolineare quanto segue: “Io voglio il processo: è una cosa che devo, a me e a tante altre persone che hanno diritto a giustizia e verità”.

Ai microfoni di Adnkronos, nel giugno scorso, aveva così commentato l’iscrizione del suo nome nel registro degli indagati: “Mi aspettavo di ricevere l’avviso di garanzia. Non sono sorpresa, ma sono molto seccata. Tanto è vero che prima di riceverlo ho presentato un esposto contro i pm“.

Maria Angioni è finita nel vortice dell’attenzione mediatica anche per un’altra serie di affermazioni che riguardano più strettamente Denise Pipitone: sempre in televisione, l’ex pm ha parlato della sua “certezza” che sia viva, e abbia addirittura marito e figlia. “Quando ho parlato ho dato fastidio a qualcuno – ha aggiunto all’agenzia di stampa –. Me lo aspettavo perfettamente. La gente si chiedeva perché io non avessi parlato nei 17 anni prima. Perché è chiaro che una volta che ho parlato qualcuno si è infastidito e che ci sarebbe stata una reazione”.

Ultimo Aggiornamento: 30/07/2021 11:54