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Omicidio Cerciello Rega, ridotte le pene per Elder e Hjort a 24 e 22 anni: le parole della moglie del carabiniere

Pubblicato: 17/03/2022 22:53

Sono state ridotte le pene per Finnegan Lee Elder e per Gabriel Natale Hjorth, condannati in primo grado all’ergastolo per l’uccisione del carabiniere Mario Cerciello Rega. La Corte d’Appello di Roma ha deciso una sentenza a 24 anni di carcere per Elder e a 22 anni per Hjorth, una condanna che ha sollevato le proteste dei legali dei due, i quali attendono ora di conoscere le motivazioni della sentenza. Rosa Maria Esilio, vedova di Cerciello Rega, ha commentato al termine del procedimento insieme al suo avvocato.

Cerciello Rega, ridotte le pene per Elder e Hjort in appello

Dopo la condanna in primo grado all’ergastolo per Finnegan Lee Elder e per Gabriel Natale Hjorth, responsabili della morte del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, la Corte d’Assise d’Appello di Roma ha deciso una sentenza che riduce la pena ai due giovani americani.

Elder, che ha colpito il militare con 11 coltellate, è stato condannato a 24 anni di carcere, mentre Hjorth, che ha aggredito il collega di Cerciello, Andrea Varriale, dovrà scontare 22 anni di carcere. Disattese le richieste della Procura, che aveva chiesto di mantenere l’ergastolo per il primo e il riconoscimento delle attenuanti generiche per il secondo.

Soddisfazione da parte degli avvocati di Elder e Hjort

All’Adnkronos, i legali di Gabriel Natale Hjorth, Fabio Alonzi e Francesco Petrelli, hanno dichiarato di non nascondere “una grande delusione. Avevamo dimostrato l’estraneità di Gabriel Natale a questo fatto omicidiario, non aveva previsto l’omicidio, che non era prevedibile. Ci aspettavamo fosse riconosciuta la sua innocenza“. Gli avvocati hanno annunciato il ricorso in Cassazione “fiduciosi del riconoscimento dell’innocenza del nostro assistito“.

Più duri i legali di Elder, Renato Borzone e Roberto Capra: “Che schifo. Un compromesso per cercare di salvare un mentitore ma noi contiamo sempre sull’esistenza di un giudice a Berlino e a Strasburgo. Quello che è successo è indegno. Restano le bugie del testimone principale. Mi riferisco alle 53 bugie di Varriale“.

La vedova di Cerciello Rega: “Il suo sacrificio non deve essere dimenticato

Rosa Maria Esilio, vedova del vicebrigadiere, ha commentato la sentenza alla fine dell’udienza: “Il sacrificio di mio marito non deve  essere dimenticato: un servitore dello Stato ucciso nel momento più  felice della sua vita. Il dovere della memoria non è solo di noi familiari ma è di tutti“. L’avvocato della famiglia Cerciello Rega, Massimo Ferrandino, ha dichiarato: “Siamo soddisfatti perché al di la delle pene l’impianto accusatoria ha retto. Nessuna sentenza potrà lenire il dolore nel cuore della vedova Rosa Maria Esilio. Certamente con questa sentenza il sacrificio di un uomo dello Stato quale Mario Cerciello  Rega non è stato vano“.