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Giulia Cecchettin, una marea di persone in strada per lei, anche i genitori di Filippo Turetta

Pubblicato: 20/11/2023 07:52

“In questi giorni si è sentito parlare di Turetta, definito come mostro…ma lui mostro non è, perché mostro è colui che esce fuori dai canoni della nostra società, mentre lui è un uomo schiavo dei canoni della nostra società patriarcale”: queste sono le forti parole che Elena Cecchettin ha detto ieri sera nel corso della fiaccolata in onore della sorella, brutalmente uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta, catturato come fuggiascio in Germania e che presto verrà estradato in Italia. Sia Elena che Gino Cecchettin, ieri sera, pur devastati dal dolore, hanno utilizzato l’occasione della fiaccolata per lanciare forti messaggi.
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In fondo al corteo i genitori di Filippo Turetta, il padre aveva detto: “Credevamo di avere il figlio perfetto”

Ieri sera, sotto casa di Giulia Cecchettin, sono state talmente tante le persone che si sono ritrovate per camminare insieme alla sua famiglia in onore della giovane 22enne che hanno fatto fatica a partire. In fondo al corteo c’erano anche i genitori di Filippo Turetta: un messaggio fortissimo, devastante, una presa di posizione chiara e netta non in difesa del figlio ma in protezione della vittima della sua violenza. Le parole di Nicola Turetta, che nei giorni precedenti aveva definito il figlio incapace di atti di crudeltà verso l’ex fidanzata, sono state lapidarie dopo il suo arresto: ““Giulia l’abbiamo conosciuta bene. Veniva qua con Filippo ci vedevano. Sembrava una coppia perfetta, nessuno riporterà più Giulia. Siamo molto vicini a questa famiglia, e non riusciamo a capire come possa aver fatto una cosa così un ragazzo a cui abbiamo cercato di dare tutto. Io da padre  ho pensato che fosse un figlio perfetto, perché non mi aveva dato mai nessun problema, né a scuola, né con i professori, mai un litigio con qualche compagno di scuola o che altro. Mai. Con il fratello più piccolo neanche una baruffa”. E ora “trovarmi con una cosa del genere, voi capite che non è concepibile, ci dev’essere qualcosa che è entrata in lui. Avrei quasi preferito che la cosa fosse finita in un altro modo. Però è mio figlio, e quindi ho detto che comunque la vita deve andare avanti e quindi spero di vederlo”. E, alla fiaccolata, dichiara: “Appena avrò coraggio andrò a trovare genitori Giulia”.

Elena Cecchettin a Diritto e Rovescio “Gli uomini devono essere i primi ad agire”

Elena Cecchettin e Gino Cecchettin, alle telecamere di Diritto e Rovescio, hanno detto parole altrettanto forti, ma non in accusa di Turetta: “Non tutti gli uomini’ mi viene detto, ed è vero, però sono sempre gli uomini che traggono beneficio da questo tipo di società patriarcale Gli uomini devono essere i primi a richiamare i loro colleghi che controllano i telefoni delle proprie ragazze, che fanno catcalling, devono essere ostili ai comportamenti che possono sembrare banalità ma sono il preludio dei femminicidi. Bisogna prevedere allora un’educazione sessuale e affettiva nelle scuole per prevenire queste cose, bisogna finanziare i centri antiviolenza per far sì che siano davvero pronti ad aiutare le donne che ne hanno bisogno”, ha detto prima dell’appello finale: “E per Giulia, vi chiedo, non fate un minuto di silenzio, bruciate tutto”.

Gino Cecchettin: “Da questa vicenda deve nascere qualcosa. Noi come famiglia ci impegneremo attivamente affinché questo non succeda più. Faremo qualcosa. A noi come famiglia ovviamente Giulia manca tantissimo, l’avrete visto dai miei messaggi di questa mattina, però dobbiamo farci forza e guardare al futuro”.

E, alle ragazze, dice: “Pensate bene alla vostra relazione. Se avete qualsiasi avvisaglia di pericolo, parlatene con chiunque vi dia fiducia, comunicatelo. È l’unico modo per salvarsi la vita”

Ultimo Aggiornamento: 20/11/2023 08:56