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Atlantici VS Mediterranei, tra porti e recessione

Pubblicato: 10/07/2020 17:05

A riprova, i porti Mediterranei con e senza l’Italia

Basta analizzare il sottogruppo geografico a cui l’Italia appartiene: quello dei porti affacciati sul Mediterraneo.

Nel caso in cui si includa l’Italia, è significativa la curva gialla. In sostanziale crescita, essa è interrotta solo tra il 2007 e il 2009, con una subitanea ripresa e ad una velocità pressocché invariata rispetto al periodo precrisi. Il modello di crescita è cioè lineare, decisamente più rapido rispetto al simil-logaritmico della sola Italia. Quest’ultima evidenza è molto significativa, in quanto il contributo italiano al tonnellaggio del solo 2017 corrisponde a circa 1/3 del totale. Questo fa emergere l’eterogeneità del sottogruppo dal punto di vista del trend generale, in particolar modo dopo la crisi. Inoltre, qui il tasso di crescita va sottozero solo nel 2009, dato più omogeneo tra i vari porti.

Grafico andamento attività porti Mediterraneo.
Grafico andamento attività porti Mediterraneo. (Fonte: Assoporti)

Sconfortante per l’Italia, invece, l’andamento complessivo del tonnellaggio Mediterraneo, sottraendo quello dei porti dello Stivale.

La sua curva gialla, infatti, rimane invariata rispetto alla slide precedente. Qui, però, non solo si raggiunge nuovamente un andamento di crescita lineare dopo la crisi del 2008, ma si evidenzia un tasso di crescita mediamente maggiore. Ciò conferma che, sottraendo l’Italia, si rimuove l’elemento frenante della ripresa post-crisi. In sostanza, cioè, si amputa un fattore dominante: il picco negativo toccato dallo Stivale nel 2011, ben visibile nel grafico 01.

Grafico attività porti stranieri sul Mediterraneo
Grafico attività porti stranieri sul Mediterraneo (Fonte: Assoporti)
Ultimo Aggiornamento: 12/11/2020 17:56
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