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Atlantici VS Mediterranei, tra porti e recessione

Pubblicato: 10/07/2020 17:05

Il fuoriclasse Nord Europeo più sensibile alle crisi globali

La squadra dominante in termini di tonnellaggi complessivi, ovvero quella dei porti del Nord Europa, si caratterizza chiaramente come team di livello globale: sia nel bene che nel male.

Tra il ’94 e il 2007, il suo andamento di crescita è infatti esponenziale, toccando quota 27mln. Si verifica poi una stabilizzazione, tra il 2007 e il 2013, ed una leggera ripresa di crescita tra il 2013 ed il 2017. In tre occasioni il tasso di crescita annua finisce sottozero: nel 2009, 2012 e 2015. Inevitabilmente, i fuoriclasse Nord Europei hanno cioè maggiormente risentito della crisi finanziaria di livello globale. Con le dovute proporzioni, hanno addirittura faticato di più a riprendersi, rispetto ai porti affacciati sul Mediterraneo. Tuttavia, il dna di players di razza è testimoniato dall’immediata reazione alla Grande Recessione del 2007. Basta vedere la risposta di alcuni suoi campioni: Olanda, Germania, Belgio.

Grafico andamento attività porti del Nord Europa.
Grafico andamento attività porti del Nord Europa. (Fonte: Assoporti)

In queste istantanee, la linea tratteggiata in rosso indica l’inizio della caduta a causa della crisi del 2007. Analizzando così i grafici dei singoli stati, si evince quanto il tonnellaggio gestito dai porti dei vari Paesi europei abbia subito un decremento, più o meno accentuato, ed anche la rapidità di ripresa. Naturalmente, per ogni Paese, l’asse verticale varia in scala a secondo della portata del traffico. Ad un rapido sguardo, è dunque evidente il potere di reazione da parte dei porti di Olanda, Germania e Belgio.

Grafico andamento porti Olanda, Germania e Belgio.
Grafico andamento porti Olanda, Germania e Belgio. (Fonte: Assoporti)
Ultimo Aggiornamento: 12/11/2020 17:56
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