Claudio Cecchetto è uno dei deejay, produttori discografici e tale scout più famosi d’Italia. Oltre ad aver lanciato il tormentone del Gioca jouer e condotto una miriade di programmi radiofonici e televisivi, è noto per aver scoperto moltissimi volti noti dello spettacolo. Tra questi c’è anche Amadeus e in una recente intervista ha raccontato un aneddoto che riguarda il loro primo incontro.
La bugia di Amadeus per iniziare a lavorare in radio
Claudio Cecchetto, ospite al programma radiofonico I Lunatici di Radio2, ha avuto modo di fare un bilancio della situazione attuale delle radio e delle discoteche, i suoi habitat naturali, e di ripercorrere alcuni momenti della sua carriera. Tra questi anche l’incontro con Amadeus, conduttore di successo che si prepara alla conduzione del suo terzo Festival di Sanremo consecutivo.
Ricordando il loro primo incontro racconta: “L’ho conosciuto a Verona, era venuto al Festivalbar. Prima di una tappa del Festivalbar ci presentò Vittori Salvetti. Io presentai la serata, poi l’ho incontrato in hotel dove mi aspettava dal momento in cui gli avevo detto che avremmo parlato.”
Amadeus, allora ancora Amedeo Umberto Rita Sebastiani, fece colpo su Cecchetto, al punto che lo invitò ad andare a Milano per iniziare a lavorare insieme. Il futuro presentatore a quel punto mentì spudoratamente. Racconta il produttore: “Gli ho detto di venire a Milano, mi disse che aveva trovato un appartamento e lì mi raccontò un grande bugia, perché invece prendeva il treno alle 5 di mattina, veniva a lavorare e poi tornava a Verona.” E prosegue: “Faceva il pendolare. Quella è la passione e l’impegno. È un esempio, se le cose le vuoi e le fai con passione ed impegno i successi poi arrivano.”
Claudio Cecchetto: formidabile talent scout
Amadeus è solo uno dei tanti talenti scoperti da Claudio Cecchetto. Tra loro anche Gerry Scotti, Fiorello, Nicola Savino, gli 883, Sabrina Salerno, Fabio Volo, Francesco Facchinetti e molti altri. Anche l’attore comico Leonardo Pieraccioni fu uno dei talenti notati dal formidabile talent scout. Di lui, ricorda nell’intervista, lo colpì il suo essere felice.
Una dote, un occhio e un orecchio fine quello di Cecchetto, forse ereditato da quello che fu il suo scopritore e talent scout, l’indimenticato Mike Bongiorno. A lui, ha raccontato il produttore, deve tutto, tanto da ringraziarlo ancora ogni sera.