Vai al contenuto

Strage di Erba, il video di Olindo Romano: “Abbiamo dato fuoco alla casa per eliminare un maleficio”

Pubblicato: 27/02/2024 09:13
strage Erba Romano video

Olindo Romano e Rosa Bazzi hanno confessato il 10 gennaio del 2007 di aver commesso la strage di Erba, avvenuta l’11 dicembre del 2006, venendo poi condannati all’ergastolo. Da qualche tempo però hanno deciso di ritrattare e sono riusciti persino ad ottenere la revisione del processo. Ma in un video rimasto finora inedito, recentemente diffuso dalla trasmissione di Rete 4, Quarto Grado, risalente al 24 febbraio 2007, un paio di mesi dopo la strage, lo stesso Olindo racconta la sua versione dei fatti al consulente Massimo Picozzi, spiegando tra le altre cose perché avessero deciso di dare fuoco alla casa dei Castagna.
Leggi anche: Strage di Erba, Rosa Bazzi esce dal carcere ogni giorno: la rivelazione di Quarto Grado, ecco cosa fa

Il racconto agghiacciante di Olindo Romano

“Quella sera lì praticamente non ho avuto nessuna sensazione sinceramente, ma anche quando li ho uccisi non è che ho provato piacere o ho provato disgusto, perché per me è stata una cosa normalissima, come quando uno ammazza un coniglio. – così si esprime Olindo Romano nel video – Poi abbiamo dato fuoco a tutto. Perché lo abbiamo fatto? Non per distruggere le prove. Avevamo i guanti, avevamo tutto, che prove dovevamo lasciare? Poi abbiamo buttato via tutti gli indumenti, armi del delitto non ne hanno trovate. Noi abbiamo bruciato la casa perché quella ragazza lì anni fa ci aveva detto che faceva parte di una setta e fin quando siamo arrivati lì, fino a due tre anni fa, mia moglie non aveva né mal di testa né niente, stava benissimo. Mia moglie pensava – io non ci credo molto a questa cosa – che gli avesse fatto qualche maleficio da parte di qualcuno. Allora l’unica cosa per distruggere tutto era il fuoco, bruciare. E allora abbiamo dato fuoco. Solo per quello”.
Leggi anche: “Avrei ucciso tutti…”. Strage di Erba, le parole shock di Olindo in un video inedito

La video confessione

“Finito il tutto siamo scesi tranquillamente, siamo andati in lavanderia, ci siamo cambiati perché in lavanderia c’avevo anche l’armadio. – prosegue l’uomo condannato all’ergastolo per la strage di Erba – Tutta la roba sporca di sangue no, dicono che va in giro tanto sangue ma non è mica vero perché io di sangue ne avevo un goccino qui sopra (indicando il naso, ndr) e un po’ sui pantaloni e sui guanti. Abbiamo preso e abbiamo messo tutto nel sacco della pattumiera, e siamo andati a Como. Poi intanto che stavamo andando a Como abbiamo visto che avevamo le mani un po’ sporche di sangue perché non avevamo i guanti di plastica, avevamo dei guanti tipo lana. Dovevamo lavarci le mani, così siamo andati su, dove c’è il confine con Erba – Erba Longone, siamo andati su al lavatoio, ci siamo lavati poi abbiamo preso il sacco di vestiti che era grosso e l’abbiamo diviso in tre: uno l’abbiamo buttato subito nel cassonetto che c’era fuori al cimitero, un altro ad Albavilla e un altro a Lipomo”.

“Siamo andati belli tranquilli a Como. Ci siamo guardati le nostre vetrine, siamo andati a mangiare al Mc Donald’s, siamo tornati indietro e siamo andati a casa. L’unica cosa che ho cercato di fare è cercare di controllarmi un pochettino, non perché ero nervoso ma per quello che dicevo. Perché i carabinieri conoscendo le liti che avevamo fatto e che c’erano sempre state ci si sono puntati subito addosso, soprattutto il maresciallo Gallorini. Allora dovevo stare attento a come parlavo con lui. Tutto lì. Non è abbiamo parlato tra di noi più di tanto perché eravamo convinti di aver ucciso tutti, basta, eravamo a posto. Poi invece quando siamo andati su abbiamo saputo che ce ne era uno rimasto ferito gravemente. Allora ho detto a mia moglie: Speriamo che muoia anche questo. Invece non è morto e siamo qua”, conclude con freddezza Olindo Romano.
Leggi anche: Strage di Erba, la confessione in un video inedito: “Abbiamo ucciso Raffaella Castagna perché ci ha denunciati”

Ultimo Aggiornamento: 28/02/2024 10:38