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Atlantici VS Mediterranei, tra porti e recessione

Pubblicato: 10/07/2020 17:05

L’epidemia Covid-19 non ha sospeso la competizione tra stati. La conseguente crisi economica, che si prospetta epocale, la sta anzi accentuando e coinvolge la comunità internazionale. Ultimo precedente comparabile, la Grande Recessione iniziata nel 2007. Quanto accaduto allora, può insegnare qualcosa?

Allora come adesso, l’intensità dell’antagonismo emerge innanzitutto da indicatori commerciali, a partire dai grandi processi di movimentazione merci. Su questo terreno si gioca una partita implacabile, interconnessa a scenari globali e locali. Cuore del game il ruolo dei porti, veri e propri playmakers dei flussi di beni di consumo e materie prime.

Riconsiderare in questa chiave lo scenario successivo al 2007 è per questo valido. Sull’oggi, ad esempio, rende più nitido il braccio di ferro tra le nazioni del Nord Europa e quelle Mediterranee, in merito alle misure antirecessione da adottare. Come in un deja vu, ne palesa lo scontro che arde sotto la brace della politica, ancor più stridente perché in atto tra partners dell’Unione. Soprattutto, ne proietta le conseguenze nel conflitto più vasto, per ora tra i due players Usa e Cina, in neo-dinamiche da Guerra Fredda.

Ultimo Aggiornamento: 12/11/2020 17:56
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