Domani alle 15 cominceranno le votazioni per l’elezione del presidente della Repubblica, una vigilia caratterizzata dagli incontri tra i partiti e dalle rose dei nomi proposti per il Quirinale. Si intensificano le trattative tra centrodestra e centrosinistra dopo il ritiro della candidatura da parte di Silvio Berlusconi, che potrebbe aprire la strada a Draghi, un cammino però pieno di insidie per il presidente del Consiglio. Emergono alcune proposte dai vari schieramenti, che vagliano tutte le opzioni.
Enrico Letta parla del voto di domani per il Partito Democratico e si espone sul risultato delle consultazioni – ore 21.23

Intervistato da Fabio Fazio a Che tempo che Fa, il segretario del Pd Enrico Letta si è espresso sulle intenzioni di voto del PD per il primo voto per il Quirinale, ribadendo la volontà di mantenere la “risorsa Mario Draghi” alla presidenza del consiglio e spiegando come stanno andando i dialoghi con gli altri partiti, sui quali è ottimista (persino rispetto ad una collaborazione con Matteo Renzi): “Lo sforzo per il Quirinale sta facendo dare a ognuno il meglio di noi stessi“.
Marta Fascina commenta la rinuncia di Silvio Berlusconi al Quirinale: il messaggio privato – ore 16.24

Dopo la rinuncia ufficiale del suo compagno alla candidatura come Presidente della Repubblica, Marta Fascina avrebbe espresso le sue opinioni all’interno di una chat di whatsapp, dove avrebbe scritto: “Come sempre, il nostro presidente – avrebbe scritto la deputata – dimostra di essere un gigante immerso in un teatro di personalità insignificanti, irrilevanti e passeggere“.
Vertice di centrosinistra tra Letta, Conte e Speranza: dal PD salgono le quote su Riccardi – ore 14.30

Si è concluso il vertice di centrosinistra tra Enrico Letta, Giuseppe Conte e Roberto Speranza per proporre una strategia comune prima del voto per il Quirinale. “Servono candidati di alto profilo, largamente condivisi e che siano in grado di rappresentare non una parte ma tutti gli italiani“, si legge nella nota comune diramata dopo l’incontro. I vertici di PD, Movimento 5 Stelle e LeU sembrano convergere sempre di più verso il nome di Andrea Riccardi, che avrebbe secondo le fonti il “profilo di presidente ideale“. Probabilmente arriverà la conferma nel vertice di domani mattina, ma si prospetta scheda bianca alla prima votazione.
Silvio Berlusconi ricoverato al San Raffaele per dei controlli dopo la rinuncia – ore 11.30

Silvio Berlusconi si troverebbe ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano per dei controlli di routine, come fa sapere dopo il suo ritiro dalla corsa per il Quirinale. Il leader di Forza Italia sarebbe sotto osservazione a causa delle condizioni di salute, dopo aver avuto il Covid-19 ed essere stato colpito da una gastroenterite lo scorso maggio. “Nulla di grave, solo la necessità di check up di rito“, commentano fonti del partito dell’ex Cavaliere. Il ricovero spiega anche la sua assenza da Roma, e dal vertice del centrodestra dove la rinuncia è arrivata tramite una nota letta da Licia Ronzulli, senatrice forzista vicina alla Lega.

La rosa dei nomi per il Quirinale – ore 10.30
Si rincorrono in queste ore le personalità tirate in ballo come possibili papabili per la carica di presidente della Repubblica. Il centrosinistra sposa il nome di Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, proposto dal Movimento 5 Stelle che piace anche al PD. Rimane come possibile candidata quirinalizia anche Elisabetta Belloni, diplomatica oggi a capo del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza. Belloni non è una candidatura divisiva, piace a destra come a sinistra e può vantare una lunga carriera all’interno delle istituzioni. Infine, tra i possibili nomi da parte del centrodestra resta quello di Pier Ferdinando Casini, democristiano doc, che potrebbe però segnare con la sua possibile elezioni l’addio di Draghi da Palazzo Chigi.
Il trasloco di Mattarella da Quirinale: il tweet degli scatoloni – ore 10

L’unica certezza in queste ore frenetiche sembra essere l’addio di Sergio Mattarella al Quirinale. Il presidente si è allontanato dalle manovre dei palazzi romani andando a Palermo, un distacco significativo e un messaggio per chi lo vorrebbe per un secondo mandato. Se le intenzioni di Mattarella non fossero chiare, il portavoce Giovanni Grasso ha pubblicato un tweet impossibile da fraintendere, con le foto della preparazione degli scatoloni per il trasloco dal Quirinale. Il presidente della Repubblica è pronto al commiato, come ha ribadito più volte nelle ultime settimane.